1. Il feticista


    Data: 07/02/2019, Categorie: Gay / Bisex Autore: orsonaked, Fonte: Annunci69

    Disperato, giro forsennatamente con la suola della mia scarpa destra ormai quasi completamente scollata. Prima della globalizzazione non era difficile trovare piccoli bugigattoli dove i calzolai riparavano le scarpe, oggetti di valore che dovevano durare parecchie stagioni, prima di definirle usurate al punto da doverle buttare. Oggi, le scarpe da uso quotidiano hanno prezzi talmente bassi da far risultare le piccole riparazioni "troppo costose" e cosi quei piccoli sottoscala, abitati da ometti calvi e baffuti, quasi sempre vestiti solo con canotte o con salopette che lasciavano intravedere i loro petti villosissimi, sono gradatamente scomparsi. Da piccolo ero affascinato da queste figure e dai loro " buchi" pieni di scarpe accatastate una sull'altra da riparare; l'odore del cuoio e della colla mi inebriava, immaginavo quelle decine e decine di piedi calzarle, mi immaginavo inginocchiato davanti al calzolaio nudo e pelosissimo ma ero ancora troppo "innocente" per immaginarmi che cosa potergli fare e come potesse essere fatto il suo cazzo.
    
    Improvvisamente un cartello si para davanti ai miei occhi: "Calzolaio Nino"!
    
    - "Cazzo ma si chiamano tutti nello stesso modo" pensai divertito e ricordandomi che il calzolaio da cui si serviva mia nonna, quando ero bambino aveva lo stesso nome.
    
    Mi fermo completamente sollevato e dopo aver frettolosamente parcheggiato il mio scooter apro la porta del negozietto dal quale fuoriesce un misto di odori che mi catapultano ...
    ... istantaneamente in un passato lontano: colla, cuoio, sudore di piedi, tutto perfettamente amalgamato; chiudo gli occhi e mi lascio trasportare dai ricordi mentre il mio cazzo ha un guizzo, dentro i miei pantaloncini da mare: oggi sono diventato un cultore, di piedi sia maschili che femminili. Mi piace odorarli, baciarli, leccarli piano e...
    
    - "Ehmmm, posso esserle utile?" Dice una vocetta roca che mi riporta brutalmente alla realta'
    
    - "Come...ah si mi scusi? Dovrei far riparare le mie scarpe, quelle che sto calzando" dico risvegliato dal mio viaggio tra i ricordi e facendo per sfilare la scarpa, quando la stessa voce ma in tono autoritario mi dice:
    
    - "No fermo! Il pavimento non e' pulito! Venga, si accomodi sulla sdraio, esaminero' li la sua scarpa".
    
    Un po' intimorito ricalzo la mia infradito modello tipo Birkenstock e mi dirigo nella penombra verso la sedia a sdraio dove l'ometto sorridente mi fa accomodare, rimanendo con i piedi sollevati da terra. Li dentro sembra scomparsa la calura che c'era fuori e che mi stava annebbiando la vista: la frescura è davvero piacevole e incredibilmente goduriosa e non vedo apparecchiature per l'aria condizionata, incredibile! Questi, una volta sistemato me comincia a frugare sul suo bancone da lavoro alla ricerca di chissà quali attrezzi, che infila nella tasca della sua salopette dopo di che prende un piccolo sgabellino e sistematosi di lato rispetto ai miei piedi, inizia a esaminare le scarpe. Il silenzio e' totale, rotto solo dai nostri ...
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