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Silahdar
Data: 08/02/2019, Categorie: Etero Autore: Tibet
Silahdar. E’ il quarto racconto che ho dedicato all’India. Questo e “la Signora di Shabling”, a differenza dei primi due, parlano di un’India immaginaria anche se i luoghi dove sono ambientati sono reali. La natura l’ha dotata di due occhi davvero strani. Chiarissimi. Quasi senza colore. Trasparenti. A chi li guarda danno l’impressione come di caderci dentro… di un vuoto assoluto. Contrastano fortemente con il colore scuro della pelle e mettono a disagio. Sarebbero considerati solamente strani e magari anche belli in altre parti del mondo ma non dove vive lei. Lì… dove vive sono un cattivo segno. Un segno maligno. Di sfortuna. Vive nel Bengala, sul delta del Grande Fiume. Quando raggiunge l’età dei dodici anni la sua famiglia ha quasi perso la speranza di poterla maritare convenientemente, troppi i rifiuti dopo aver visto quegli strani occhi e diventa un peso per la famiglia in una società dove le spose novelle hanno dieci anni. Insperatamente arriva un pretendente. Un amico del fratello. Un suo compagno d'arma dato che ambedue hanno servito nell’esercito inglese. E’ il periodo coloniale. Il contratto del matrimonio viene discusso a lungo fra le due famiglie. Poi si raggiunge l’accordo, le condizioni per i genitori di Silahdar sono relativamente favorevoli, forse oltre ogni loro speranza. La famiglia dello sposo rinuncia a parte della dote inizialmente richiesta. Le nozze vengono stabilite. Come d’uso sono una grande festa. Dura giorni e partecipano una moltitudine di ...
... parenti. Silahdar la vive in un stato di assoluta estraneità. Viene sospinta di qua, tirata di là, risponde a monosillabi alle facezie degli invitati. Ogni tanto ferma gli occhi sul marito. Lo vede per la prima volta. Lo esamina. Spera in cuor suo che sia amorevole nei suoi confronti. La madre le ha parlato della prima notte, di quello che accadrà. Lei ha timore. Non le sembra di essere adeguata. Finalmente tutto finisce. E loro… i due sposi si ritirano nel loro alloggio, nella casa della famiglia di lui. Lei è timidamente in apprensione… guarda sottecchi il marito. Si prepara. Toglie gli indumenti di cerimonia e rimane vestita solo di un leggero velo semi trasparente. Vorrebbe essere ammirata! Vorrebbe che il marito le rivolgesse frasi tenere… di appassionata approvazione. E’ una giovane donna. Una donna-bambina. Un fiore pronto per essere colto. Invece l’uomo è quasi disinteressato. Ha passato la sua gioventù e parte della vita nell’esercito in una lunga ferma. Ha combattuto sulle pendici del Kashmir contro gli Afgani, sofferto il freddo delle montagne e il caldo umido degli acquitrini. Ora è tornato al paese natio e gode di una piccola rendita. Si prepara una pipa di oppio e mentre la giovane sul letto attende… lui fuma. Prima di cadere nel torpore dello stupefacente la tranquillizza, nota la sua inquietudine e la invita a prendere qualche boccata… la forza quasi. Lei subisce… l’odore e sapore dolciastro la stordiscono e presto si addormenta. Un lungo sonno agitato, il mattino la ...