1. Scout: ancora al capanno


    Data: 08/10/2017, Categorie: Prime Esperienze Autore: skizzoinfoiato, Fonte: Annunci69

    ... alla luce del sole o adesso non sono più di tuo gusto?”.
    
    “bhé sono etero... ma si… ti ricordo esattamente come ieri sera: a cazzo dritto!”. Rise.
    
    “Sei qua.....questo è l'importante!” mi venne incontro e mi abbracciò.
    
    “Hai pensato a un sacco di cose vedo... quindi …. ecco come hai pensato, come hai immaginato ora di fare?”.
    
    “ho pensato... che qualunque cosa succeda possiamo fermarci sempre, ma se uno fa una cosa all'altro l'altro ricambia!” “ti può andar bene?”.
    
    Annuii.
    
    “di preciso cosa vuoi che succeda... cosa vuoi che ricambi!”.
    
    “intanto io sono nudo.... tu no.... ho diritto pure io?.... no?!”, e prese a spogliarmi, senza che avessi qualcosa da obiettare.
    
    Quando fu il momento di calarmi gli slip , il mio cazzo premeva contro il tessuto che presentava una chiazza di umido sorrise abbassandoli.
    
    Allargò le braccia, invitandomi ad unirmi a lui, lo feci.
    
    I nostri membri dritti e duri premevano dove capitava, strana anche questa sensazione, strano sentire il calore di un corpo umano, nella sua interezza.
    
    Non era un abbraccio come poteva accadere al mare, definiamolo innocente, in quell'abbracciosi racchiudevano le nostre paure, la nostra consapevolezza del proibito, la nostra consapevolezza del sapere perché, dopo la sera precedente, ci trovassimo li. Un solo motivo fare sesso assieme. D
    
    quell'abbraccio fece percepire i desideri l'uno all'altro, mi sembrò che le anime potessero carezzarsi. Un abbraccio intimo, intenso, nonstantre puro nella ...
    ... sua definizione più profonda. Di casto di li apoco ci sarebeb stato poco o nulla.
    
    Fu ancora una volta Edo a prendere l'inizativa : “hai mai baciato qualcuno Fra?”.
    
    “no e tu?”, mosse la testa negando, “vuoi?”, sott'intendendo bene il cosa.
    
    La bocca si era seccata, avevo le palpitazioni, non sapevo cosa si provasse, mai fatto. Non sapevo se lo volessi o meno.
    
    Edo non aspetto la mia risposta avvicinò la sua bocca poggiando le sue labbra sulle mie pochi secondi di contatto.
    
    Evidentemente in quei secondi dovevo aver trasmesso sensazioni non del tutto convinte, non lo ero di fatto:
    
    “Fra, sembro tranquillo ma ho il cuore in gola come te, ho le stesse paure tue, non so cosa accadrà, cosa proverò, cosa proverai te...”, continuò dopo una breve pausa.
    
    “ti sento teso e nervoso, lo sono anche io, anche con questo atteggiamneto spavaldo, forse ho solo più voglia di provare cose inesplorate, e ieri mi si è aperto un mondo che voglio conoscere, conoscere con te. Aiutami a non esserlo come io cercherò di aiutare te.... ok?”.
    
    Annuii.
    
    “ora prova a baciarmi te, allora”.
    
    Deglutendo per l'emozione del momento mi avvicinai alle sue labbra, baciandolo a stampo, feci per indietreggiare:
    
    “ancora, ancora, ripeté , ti prego!”.
    
    Lo baciai ancora, si era inumidito le labbra, e questa volta restammo appicciati di più.
    
    “come va?”, chiesi.
    
    “tutto ok” ,
    
    “ ancora?”, sorrise e mi baciò di nuovo.
    
    Sentii la lingua passare sulle mie labbra, si staccò invitandomi a fare ...
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