1. La Vetrata


    Data: 09/02/2019, Categorie: Etero Autore: Ninfa

    Amo andare a zumba, credo che sia l'unico momento della settimana che dedico a me stessa. L'attimo in cui parte la musica io rinasco, mi carico e mi scarico ad ogni movimento potente, il bacino ondeggia, scatta e io rirtrovo tutta la mia sensualitá. In realtá le motivazioni per andarci sono anche altre, c'è un uomo sulla quarantina che credo mi guardi dalle vetrate e credo che ormai sappia anche i miei orari perchè ogni santa volta lo trovo lí che sorride dall'altra parte del vetro. Ma magari non guarda me, magari quella dietro di me gli piace di più, magari è la sua donna. Però un po' mi dispiace, è proprio come piace a me, altissimo, moro, gorsse mani, barba incolta e poi lo sguardo, per fortuna posso giustificarmi che sudo molto durante l'allenamento, perchè quello sguardo farebbe bagnare anche mia nonna. Mi cambio e vado a "zumbare", i miei pantaloni super fluo non lasciano molto all'immaginazione, fasciano perfettamente le mie lunghe gambe magre, il top sportivo strizza la mia terza abbondante, devo metterlo onde evitare grossi sballonzolamenti di tette, super coda di cavallo, scarpe da ginnastica e via, sono pronta. Entro in sala, mi scaldo un po' ma continuo a fissare quella vetrata, oggi non c'è, non c'è neppure la morettina che di solito si allena dietro di me, vedi lo sapevo sono un'illusa. Ah eccola la morettina, che poi a me non piace nemmeno più di tanto, ma se piace a lui. Oggi mi sto ammazzando, sto scaricando tutta la cattiveria sul pavimento, non posso dire ...
    ... alla moretta che avevo puntato il suo uomo, ma poi chi mi dà la certezza che sia il suo uomo. Va bè, anche oggi ho dato, lui non c'è e io dolorante bisogna che distenda un po' i muscoli, un po' di streatching con in sottofondo "Perfect" è quello che ci vuole. Ma io mi sento cosí strana, qualcosa non torna, non mi sto rilassando proprio per niente, sono tesa, troppo, mi sento osservata. Sono in piedi con le gambe divaricate e sto cercando di toccare con le mani la punta dei piedi, basta devo girare la testa, lentamente mi giro verso le vetrate e l'uomo del mistero è lí. Ma siiiiii, c'è c'è c'è. Sto ridendo come una cogliona e lui sembra più coglione di me, ok secondo me guarda me, devo cambiare posizione, abbasso lo sguardo, lo rialzo e lui non c'è più, eppure le allucinazioni non dovrei averle, sedotta e abbandonata, io boh! Esco dalla sala, mi spoglio e entro in doccia, la sensazione che l'acqua provoca sul mio corpo è sensazionale, ci rimarrei tutto il giorno. Mentre mi insapono la testa penso al perchè, ormai da diverse lezioni, mi guardi dalle vetrate senza mai venire a presentarsi, cavoli sua, non sa quel che si perde. Come sono lenta però, tutte le altre sono giá pronte io devo ancora asciugarmi. Ok come sempre rimango sola, ma sono pronta anche io, ho una fame da lupi, adesso andrò a mangiarmi l'impossibile, tanto mi sono allenata. Sto facendo le scale di corsa pregando come sempre di non inciampare, saluto il portiere della palestra e risalgo velocemente le scale di ...
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