1. Casalinga Dipserata 04 - In spiaggia con Giorgia


    Data: 09/02/2019, Categorie: Etero Autore: Marta P

    ... a guardare. E, alla fine, eravamo riuscite nel nostro intento. Finalmente se ne andavano tutti, un po� per colpa del tempo, ma sicuramente più per colpa nostra. Non provavo la minima vergogna, anzi ero più che contenta, ora potevamo giocare un po� con i ragazzi.Io e Giorgia ci stendemmo su un fianco e guardando i due bagnini cominciammo a baciarci con passione, facendo correre le mani sui nostri corpi, e, in men che non si dica, gli avevamo fatto lasciare la loro postazione. Stavano venendo verso di noi.�Avete ancora bisogno signorine?� disse uno dei due.�Finalmente bagnino, io e la mia amica stavamo rischiando un insolazione� disse Giorgia sorridendo maliziosamente verso di me.�Posso immaginare� disse il ragazzo che aveva parlato per primo, lasciandosi scappare una risata, indicando il cielo che più che sole prometteva acqua.�Io sono Marco e lui Roberto, al vostro servizio��Il piacere è solo nostro, io sono Giorgia e lei è Marta�Roberto continuava a guardarmi con insistenza e per attizzarlo ancora di più mi stavo accarezzando un seno.�Potremmo andare in cabina, se vuoi controllo che non ti sia bruciata la schiena�mi disse.�Oh grazie caro come sei premuroso� dissi alzandomi e accarezzandogli la spalla una volta in piedi.Era un fascio di muscoli. Completamente abbronzato, un fisico asciuttissimo e perfettamente definito. Un sogno. Mi cinse i fianchi con un braccio e mi accompagnò alla cabina dei bagnini, prese le chiavi da sotto lo zerbino davanti alla porta e aprì. Cominciò ...
    ... a piovere, entrò in cabina e mi fece cenno di accomodarmi.�Sta piovendo forte, chiamiamo anche loro� dissi, voltandomi indietro verso Giorgia, e la vidi. Sdraiata sull�asciugamano con le gambe divaricate e Marco con la faccia tra le sue cosce la stava facendo gemere.�Non ti preoccupare, il mio collega si sta prendendo cura di lei� mi disse Roberto. Senza neanche lasciarmi il tempo di voltarmi, da dietro, mi prese per i fianchi con le mani avvicinando il mio sedere alla sua prominente erezione e cominciò a baciarmi il collo.La sua lingua si muoveva sulla mia pelle tesa, facendomi fremere di piacere.Una mano salì a stringere il mio seno, e con le dita giocava con il capezzolo ormai turgido, mentre l�altra scendeva sotto il mio slip. Le sue dita accarezzavano le mie grandi labbra calde e gonfie, ero già fradicia, le allargavano, insinuandosi in me senza minimo sforzo, poi uscivano e rientravano, muovendosi dentro con ritmo, e io mi abbandonavo a lui. Il ritmo crebbe, i miei gemiti divennero sempre più insistenti, sempre più forti. Stavo esplodendo. Abbandonai la testa all�indietro, sulla sua spalla, aprii la bocca e con la lingua gli leccai il lobo dell�orecchio.�Mi fai impazzire�..aaaah��non�..mmmh�non ti fermare�.dio��.sto���.venendo�Un urlo. Un�esplosione a colori dentro di me, inondai la sua mano e il mio slip del mio succo.Meraviglioso.Ora volevo il suo cazzo, lo sentivo spingere contro il mio sedere, sempre più duro.Mi chinai davanti a lui, mettendomi in ginocchio e gli ...