1. Relax e candele


    Data: 09/02/2019, Categorie: Masturbazione Autore: ChopstickNick, Fonte: EroticiRacconti

    ... neo che ha sulla scapola. D'un tratto le viene in mente di avere una bottiglia di vino bianco già aperta in frigo, così decide di andare in cucina per versarne un bicchiere da sorseggiare in mezzo alla schiuma. Proprio come le dive di Hollywood! I suoi piedi umidi schiaffeggiano le piastrelle del pavimento, riecheggiando in tutta la casa. Il seno dondola beatamente al passo della sua padrona, mentre i glutei ballonzolano buffamente. Giulia stappa la bottiglia, ne beve un sorso per valutare se si sia inacidito nel frattempo e, soddisfatta, se ne versa un bicchiere. Tornata in bagno, appoggia il calice in un angolo e si prepara per entrare in acqua. Con mano ferma si slaccia il reggiseno e se lo toglie dalle spalle. Ne escono due seni meravigliosi e tondi, grandi appena per sforare la capienza di una mano normale. I capezzoli, turgidi per i brividi, sono di un acceso color ciliegia. Giulia si abbassa poi il perizoma, lasciando scoperti due buchini che sono un'opera d'arte. Così morbido e delicato, senza nemmeno l'ombra di un pelo, il suo monte di venere è così bello che si è quasi invogliato a mangiarlo con un sol boccone. La dolce Giulia alza una gamba per tastare con il suo piedino la temperatura dell'acqua, mostrando a piastrelle e prodotti per l'igiene una meraviglia che mai potranno capire. L'acqua è calda al punto giusto, così interrompe il flusso e lentamente vi si immerge: prima solo i piedi, poi si siede e bagna le gambe, infine con un modesto atto di coraggio si ...
    ... sdraia e lascia che il tepore pervada tutto il suo busto. I fianchi, il ventre, i seni, i gomiti, le braccia, le mani, le ascelle, le spalle, il collo, il viso e i capelli, i quali disperati tentavo di liberarsi di quella umida morsa avvinghiandosi come contorti tentacoli di piovra. A Giulia scappa un gemito di piacere nel sentire tutto quel calore che la invade. Rimase così per un lungo momento, solo con le ginocchia e il viso fuori dall'acqua, mentre intorno a lei il mondo diventava pappa. I seni, grossi e tondi come pompelmi, galleggiano sereni e fanno sfiorare appena la superficie ai capezzoli. Passa del tempo: un minuto, un'ora o forse addirittura un giorno. Alla fine si sveglia come da un letargo e si issa fuori dal suo stesso brodo. Beve un sorso di vino, immerge la spugna nell'acqua bollente e la cosparge di bagnoschiuma. Con delicatezza comincia a strofinarla su tutto il braccio, poi sull'altro. Se la passa un po' sulla schiena con qualche difficoltà, poi si allunga sulle spalle e infine sul petto. Quando si ferma sui seni, indugia un momento di più, alleviata dal piacevole solletico sui capezzoli. Finito di lavare il busto, dall'acqua viene fuori una gamba che potrebbe benissimo appartenere a una ninfa. Con delicatezza si strofina il piede, il polpaccio, la coscia, prima di una e poi dell'altra gamba. Gambe così belle si trovano solo in pubblicità di solito. Al termine, si lava le parti intime con cura. La spugna passa attraverso le cosce morbide come pesche e accarezza ...