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Valeria
Data: 10/02/2019, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: domedeus
... cuore in gola, aveva schiacciato il pulsante sull'apparecchio ed atteso la risposta. Non appena aveva sentito la voce della Sig.ra ***, si era presentata, scusata per quanto era accaduto quella mattina e le aveva comunicato che doveva urgentemente parlarle in privato.Dopo averla fatta entrare in casa, la Sig.ra *** l'aveva fatta accomodare su un divano. Per Valeria era una sensazione strana essere ricevuta tanto cortesemente in quella casa; avrebbe certo preferito essere apostrofata duramente dalla Sig.ra *** e prostrarsi a terra ai suoi piedi ma era solo questione di tempo�Dopo essersi di nuovo profusa in scuse ed aver ricevuto in cambio ampie assicurazioni sul fatto che l'incidente di quella mattina fosse ormai acqua passata, Valeria aveva affrontato l'argomento che l'aveva portata lì. Dopo quello che era successo il responsabile del negozio aveva deciso di licenziarla in tronco: aveva dato la sua parola a quella cliente che l'avrebbe punita e non l'avrebbe più rivista lì e non intendeva venir meno alla promessa fatta. lei si era disperata, aveva pianto, lo aveva supplicato e lui aveva alla fine accettato di non licenziarla a patto che glielo chiedesse lei.La Sig.ra *** si era dimostrata subito ben disposta a intercedere per evitare il licenziamento della povera ragazza ma Valeria aveva aggiunto che questo non bastava: il titolare del negozio era stufo della sua goffaggine e voleva che ricevesse comunque una punizione: l'avrebbe tenuta solo se la sua cliente, oltre a ...
... chiederlo espressamente, avesse provveduto personalmente ad infliggerle la punizione meritata.Detto ciò Valeria aveva aperto l'astuccio che aveva con sé e ne estrasse una canna di bambù di ragguardevole diametro.- Ecco signora, dovrebbe impartirmi almeno venti colpi con questa bacchetta. Devono essere sufficientemente forti da lasciare il segno in modo tale che il capo negozio possa poi contarli -La Sig.ra *** era rimase interdetta quando Valeria le porse la canna ma lo fu ancora di più quando vide la ragazza inginocchiarsi sul divano dandole le spalle e sollevarsi la gonna fin sopra la schiena mostrando un bel paio di natiche completamente nude.-La prego, signora, mi picchi con quella bacchetta; ne va del mio lavoro� -La Sig.ra *** si alzò dalla poltrona e, rigirandosi meccanicamente in mano quella bacchetta, si posizionò dietro a Valeria.Il primo colpo non fu altro che una carezza e Valeria dovette ricordare alla Sig.ra *** che era necessario metterci più energia al fine di lasciare venti segni ben disegnati sulla sua pelle.Il secondo, però, era già sufficientemente forte da strappare a Valeria un gemito, seguito subito dai ringraziamenti alla Sig.ra *** per quel colpo così ben assestato.Con i colpi successivi la Sig.ra *** aveva preso la mano e instaurato un ritmo lento ma fortemente cadenzato.Dopo le prime dieci frustate Valeria aveva cominciato ad agitarsi; le sue mani erano andate più volte a massaggiare le sue natiche doloranti che già mostravano i primi segni dei colpi ...