Svezzamento superlativo
Data: 11/02/2019,
Categorie:
Etero
Autore: Miriana
... sessuale dopo poco tempo dal primo orgasmo. --- Invece si. Mi ha presa davanti e dietro con l’ardore d’un giovane nel pieno delle sue forze … ” risposi, menzionando ciò che era veramente accaduto quella notte in maschera. --- “ Ti è piaciuto? ” --- “ Non immagini quanto! Non la finivo più di godere; anche perché, oltre a lui, avevo altri uomini addosso, che ogni tanto riversavano dentro e sopra di me tutto il loro godimento, il liquido più profumato e digeribile che la natura produce ” Questa mia ultima puntualizzazione ebbe l’effetto che mi aspettavo. Dopo avermi distesa sul divano, Jo aveva iniziato a spogliarmi, usando qualche volta i denti per sfilarmi gli indumenti intimi, per poi anche mordicchiarmi i capezzoli, i lobi delle orecchie ma soprattutto l’ombelico, il punto del mio corpo che lui sembrava preferire, e forse perché non aveva ancora trovato il coraggio per avventurarsi oltre, al centro del mio paradiso, quell’antro che anelavo con tutto il cuore donare al mio giovane e delizioso amante di un momento davvero particolare. “ Coprimi col tuo corpo, Jo, riscaldami …! ” lo pregai, mostrandomi infreddolita, ma in realtà perché, mai come in quel momento, desideravo sentirmelo addosso. Sembrava che non aspettasse altro. Aderì completamente a me senza nemmeno sfilarsi il pigiama, strusciandomi il suo cosino sul pube, ormai troppo infuocato e voglioso per non apprezzare un membro piccolo. Per non metterlo a disagio, dopo avergli accarezzato i glutei a lungo, da sopra la ...
... stoffa, avevo poi introdotto le mani sotto e gli avevo abbassato il pigiama lasciando scoperto quasi tutto il suo sedere. Di colpo, il suo membro ebbe un secondo sussulto. Iniziò a premere con maggiore forza sul mio sesso fino a invogliarmi a stringerlo fra le gambe, a stretto contatto col mio clitoride. Con la maggiore lentezza, unii le mani sul mio addome, fra i nostri corpi, poi, fingendo di sistemare meglio il suo fiore, glielo agguantai con tutte e due stringendolo quel tanto da valutare la sua reale dimensione. Il glande, superava di mezzo centimetro il mio pugno chiuso e la sua circonferenza non era superiore ai miei due pollici uniti. Una vera delusione anche se non avrebbe dovuto sorprendermi, visto che lui mi aveva preventivamente avvisata. Forse, Jo, si era accorto del mio improvviso impaccio, infatti, il suo sesso aveva perso la consistenza assunta prima che glielo palpassi. Mi sentivo in colpa. Prima che mi sfuggisse, inarcai il corpo e lo aiutai ad inserirsi in me, poi, in rapida successione, alzai le gambe cingendogli le reni con forza e decisione. “ Ora sei mio, e non mi scappi più …! ” rimuginai fra me e me, dimenando il bacino con il massimo ardore. -- “ Fermati, ti prego! Mi fai godere … si … mi fai … ah … godo … godoooooo …! ” urlò, senza ritegno, e con una tonalità di voce maschia, così tonante che qualche inquilino del caseggiato aveva certamente sentito. La gioia che mi sorprese fu sicuramente pari al piacere che provo quando faccio sesso con qualcuno. ...