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Una storia vera
Data: 08/10/2017, Categorie: Etero Autore: arturo02, Fonte: RaccontiMilu
... altro villaggio per la fiera del bestiame. Dalla finestra vidi tornare il maschio più grande. La cosa mi sembro molto strana perché era il primo pomeriggio di un giorno di estate e di solito sino a sera non tornava nessuno. Aveva un atteggiamento cauto come se non volesse farsi vedere. Entrò in casa e salì nelle camere. Lo segui di nascosto e lo vidi entrare nella camera della madre più giovane. Lei aveva appena avuto un figlio da 3 mesi. Mi misi in un angolo nascosto e osservai tutta la scena. Lei stava allattando il piccolo seduta su una sedia e il maschio le stava parlando agitato e lei negava con la testa. Ad un tratto lui l�ha schiaffeggiata, si è abbassato i pantaloni e prendendola per i capelli l�ha costretta a prenderlo in bocca. Mentre lei succhiava il pene suo figlio le succhiava il latte. Poi il maschio l�ha costretta a staccare il bambino e a metterlo nella culla, poi con violenza l�ha denudata, sbattuta sul letto. Si è spogliato e gettato su di lei attaccandosi al suo seno. Le succhiava il latte e la guardava ridendo con le labbra sporche di liquido bianco. Poi sollevandole le cosce sul petto l�ha penetrata con forza facendola lamentare e piangere. Dopo un po� di quella furia l�ha girata sulla pancia e l�ha penetrata nell�ano. Lei si dibatteva ma lui la inchiodava sul letto. Con un ultima spinta riempi di sperma quella povera ragazza. Scappai via per non farmi vedere.La scena mi aveva sconvolto per la sua violenza e perché avevo finalmente capito che quei ...
... maschi erano degli animali senza rispetto e noi donne delle femmine da monta come delle vacche. E che in realtà non avevano rispetto e non ubbidivano alle regole: una donna che ha partorito sino a che allattava non doveva essere toccata. Avevo 25 anni e quella vita mi dava ribrezzo ma come fare ad andarmene? Non avevo soldi,un minimo di istruzione, non sapevo che cucinare e pulire casa. L�idea mi venne quando facendo la spesa in paese capii che gli unici stranieri che passavano da li erano gli agenti di commercio che ci procuravano ciò che noi non potevamo produrre. Ne adocchiai uno di una certa età che forse potevo impietosire. Mi offrivo sempre io di andare in paese per le spese e le altre erano ben contente. Notai che ogni 15-20 giorni tornava. Quando mi decisi mi sistemai il meglio possibile ed essendo oramai una bella ragazza andai alla carica. Riuscii a farmi notare e quando fu fuori dal paese, in una zona appartata, lo feci fermare con la macchina. Aveva una faccia buona e un bel sorriso, un nonno bonaccione. Le raccontai la solita storia della ragazza con ambizioni che in quel paese sperduto sarebbe morta di noia e che volevo andarmene per cambiare la mia vita ma che non avevo un soldo. Senza difficoltà lo convinsi a darmi un passaggio e portarmi lontano in un altro stato. Mi disse che sarebbe tornato dopo 20 giorni e che mi avrebbe portato in Arizona. Tutta felice tornai a casa e iniziai a preparare la mia fuga. Nascosi la sacca con i pochi vestiti e indumenti che avevo ...