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Cristina
Data: 11/02/2019, Categorie: Prime Esperienze Autore: -andreami-
... mani avvolte alle sue natiche la tengono sollevata. Il bacio dura minuti interi. Piano mi avvicino al letto. Riesco a togliermi le scarpe camminando. Delicatamente la poso sul morbido materasso. La luce del tramonto sul lago filtra calda tra le persiane. Le nostre bocche si staccano un istante. Mi rialzo. Il tempo di togliermi il più velocemente possibile la camicia. Cristina, seduta sul bordo del letto, mi slaccia la cintura. Tira con forza i lembi dei jeans e tutti i bottoni si aprono all’unisono. Prende il bordo dei pantaloni e il bordo dei boxer. In un solo colpo mi toglie tutto. Il mio cazzo duro come il marmo, scappellato in parte, puntato al suo viso. Mi prende i fianchi. Avvicina la bocca al mio cazzo. Le labbra cremisi si aprono e piano stringono la cappella. Spingono la pelle del cazzo fino a scoprirne completamente la punta lucida. Continua a ingoiare lentamente. La guardo. Metto le mani intorno alla sua testa. Mi guarda anche lei. Occhi verdi pieni di voglia di godere. Spingo la sua testa a ingoiare buona parte dell’asta. Mollo la presa. Cristina torna indietro e subito riaffonda il colpo ingoiando ancora. Si stacca. Prende il cazzo con la mano e comincia a segarlo. Lentamente. Lo scappella completamente e poi lo ricopre. A volte leccandolo, a volte guardandolo. La fermo. Le natiche sul bordo del materasso. Mi inginocchio davanti a lei. I nostri visi uno di fronte all’altro. “Ti piaccio?” mi chiede. “Molto” Ci baciamo e ci stacchiamo. Ci baciamo ...
... ancora. “Anche tu mi piaci” mi sussurra. Senza dire altro la faccio stendere sul letto. Le sfilo il perizoma. Le faccio aprire le gambe. La sua fica perfettamente depilata si schiude davanti a me. Il pube gonfio di eccitazione. Le bacio l’interno coscia appena sopra la balza dell’autoreggente. Prima da una parte, poi dall’altra. Piano mi avvicino sempre più al pube. Alla fica tanto bramata in questi mesi. So come farla godere. Me l’ha detto lei mille e mille volte. La punta della mia lingua corre tra la coscia e il pube. Ha i brividi. Lunghi secondi tra un bacio e una leccata. Senza mai toccare il suo bocciolo. Con le dita schiudo la fica. Ma non la bacio. Non la lecco. Continuo intorno. Ne assaporo il profumo. Dapprima il gel doccia. Poi il suo profumo di donna. Aspro e dolce al contempo. Ne sento il calore, intenso. Ne vedo gli umori. È lucida, bagnatissima. Senza ancora averla toccata. Quando ormai le sue difese sono abbassate la lingua colpisce. Titilla spasmodica il clito. Lo succhio. Lo mordicchio. La schiena di Cristina si arcua. Affondo la lingua nella fica ormai spalancata. Assaporo i suoi umori. Sono come un assetato nel deserto. Non le do tregua. Le sua mani tra i capelli spingono la mia bocca dentro lei. Non mi risparmio. La sto scopando con la lingua. Mugolii arrivano dal letto. Mi stacco. Piano. Continuando a baciare le labbra e la pelle intorno. “Nooooooo, non ti fermare” mi chiede Cristina con un filo di voce. Mi alzo. Dal letto Cristina mi ...