Ebano bollente
Data: 13/02/2019,
Categorie:
Etero
Autore: alybas
... in bocca, accarezzando i miei capelli e la mia barba. Il pene mi faceva ancora male era in fiamme, era caldo da morire scottavo come avessi la febbre. Vivien salì ancora una volta sopra. Credevo fosse impossibile tirare su l�arnese, molle e informe e invece�.. mi chiesi quanta energia aveva questa nera. Ne aveva tanta. Questa era la mia prima esperienza con una donna di colore. Vivien aveva preparato uno splendido cocktail a base di alcolici e succo di frutta misto a delle uova sbattute che bevemmo insieme. Il nero ebano della sua pelle e il rosso dell�accappatoio con il beverone mi fecero un effetto straordinario. Vivien rise ancora, un nuovo sorriso malizioso mentre aveva iniziato a spalmare una crema oleosa e bianca sui suoi seni. Si sedette al mio fianco scese con il capo sul mio cazzo e lo avviluppò nuovamente nella sua calda bocca, e lavorò aspettando pazientemente. Mi sentii crescere in lei nella sua bocca larga e poi senza parole quando il pene ricominciò a svettare toccando il suo palato lo prese e lo inserì tra le sue enormi poppone nere, le tettone erano, del resto così grosse che bastò che lei le tenesse unite facendo un sandwich con il mio salame per avere anche l'ebbrezza di una spagnoletta formidabile. Il suo corpo nero non mi dava tregua, mi offrì appieno i seni preziosi, grandi come cocomeri maturi. Io caricavo possedendo quei seni, mentre lei con la lingua leccava e con le mani giocava col suo corpo. Ne sapeva quanto il diavolo forse di più e sorrideva, con ...
... lo sguardo voluttuoso. Cercai di resistere ma le continue sollecitazioni della sua lingua mi fecero capitolare e sprizzai un leggero fiotto di liquido bianco sul seno. Avevo così omaggiato anche il suo decolté. Non vi era niente da fare il continente nero era magnifico da esplorare, mentre il capezzolo destro era in balia della mia lingua, oramai ci giocavo delicatamente. L'effetto di quel letto ad acqua era eccezionale. Ogni movimento equivaleva ad un terremoto. Vivien ora lavorava lo scettro con competenza, sentivo di nuovo a pieno l'odore forte della donna, un profumo di sesso, inaudito carnale. Intanto spremevo le tette come melanzane e succhiavo avidamente come volessi toglierle da esse tutto il succo, quindi scesi a succhiare la fica e sentii che Vivien si era infracidita nuovamente. Anche il mio lavoro produceva i suoi risultati. La mano destra si tuffò in vagina, fiottava l'orgasmo, granuloso, denso come non mai. Gridava, aveva riperso il controllo, ne approfittai a questo punto squallidamente e la inculai per l�ennesima volta. Vivien si allargò come una fisarmonica. Giocai solo con la punta, e sentii la donna innervosirsi tanto che in ginocchio arrivata al parossismo mi disse di decidermi o dentro o fuori, non poteva subire così era un supplizio. Infilai tutto con forza e la donna si sentì nuovamente spaccare. �Mettilo tutto così e basta�. Alcune dita titillavano la fica e via con la cascata di umori. Entravo ed uscivo a mio piacimento facendola dannare, e ora avevo ...