Il bastardo
Data: 14/02/2019,
Categorie:
Etero
Autore: dinosanto
... reggiseno.
Tutte vere!
Su di loro svettano due grandi e turgidi capezzoli rossi che impreziosiscono ancora di più quel giovane e splendido seno.
Non avrei mai pensato ad un simile sviluppo!
Volevo solo giocare, anche se in maniera sporca, metterla in imbarazzo con il mio sguardo assillante per farle capire che il più forte ero io. Che grande porca! Che grande mignotta!
Con esagerata sensualità si passa la mano sui capelli arruffandoli, scompigliandoli tutti. E’ più sconvolta che mai, senza più alcun ritegno.
Io sono completamente coinvolto, disidratato, cerco di deglutire ma la bocca è secca, vorrei bere ma non ho tempo. A questo punto, una prepotente erezione mi stimola ad alzarmi, voglio partecipare, darmi da fare ma lei, con sorprendente tempismo e felina agilità sale in ginocchio sulla scrivania e con una mano sul petto mi spinge con fermezza a risedermi sulla poltrona e accovacciandosi sui talloni con le gambe sfacciatamente spalancate mi mostra tutto quell’inondatissimo BEN DI Dio.
Continua a masturbarsi guardandomi con quegli occhioni verdi da gatta, morsicandosi le labbra, pizzicandosi i capezzoli e di tanto in tanto un gemito conturbante riempie l’aria. “Porca!” Le dico
“Maiala!”
Lei si turba, si eccita ancora di più.
Con le mani si apre le labbra di quella bellissima passera e me la mostra con ostentazione, me la sbatte in faccia senza vergogna.
La osservo, mi beo di quella visione magica, sconvolgente. E’ intrisa, le labbra ...
... continuano a dilatarsi ed a contrarsi sotto l’influsso voglioso di quel giovane corpo ansimante, sensuale, magnifico. E’ eccitatissima, vuole mostrarmi a tutti i costi quanto è brava, quanto è porca ed è talmente dilatata che riesce persino ad inserirsi tutta la mano in quella tana accogliente, calda, umida. “Non basta, non basta!” le urlo.
Anch’io eccitatissimo e sconvolto mi lascio andare e… “Se vuoi il lavoro devi dare di più, di più, di più”
“Bastardo, sei un bastardo” mi dice; ma non demorde, scende dalla scrivania, mi slaccia i pantaloni e lo prende in mano, lo manipola, lo insudicia con la mano che poco prima era stata dentro di lei, lo prende in bocca, lentamente, lentamente lo unge ancora con la mano con la quale si masturba e poi con avidità lo mette in bocca tutto; completamente, sino a tapparsi la gola.
Ora è tutto nella sua bocca che di più non si può, rischia i conati di vomito ma resiste, resiste.
Con frenesia si spoglia tutta.
E’completamente nuda!
E’ veramente un portento e quel che più conta ci sa fare bene, molto bene. Il suo nettare oramai le cola copioso sulle gambe ed io sto scoppiando dentro la sua bocca, non riesco più a trattenermi. Si rende conto che le menti di entrambi non connettono più, i corpi sono allo sbando. Forza ulteriormente i movimenti del capo, siamo eccitati al massimo, sconvolti quando… esplodiamo insieme in un violento ed incontrollato orgasmo. Dopo un attimo di meritata pausa mi nasce spontanea la voglia di stringerla ...