1. Il bastardo


    Data: 14/02/2019, Categorie: Etero Autore: dinosanto

    ... affettuosamente, accarezzarla, baciarla.
    
    Sicuramente grazie a lei ho trascorso uno dei momenti più belli e inebrianti della mia vita. Lei contraccambia con delicatezza, da vera miciona e, “Ti è piaciuto?”mi chiede. “Tantissimo, sono stato preso così tanto, che non ho capito niente di quei concetti “interessanti” che strada facendo mi riferivi, per cui ho paura che dovremo ricominciare da capo.”
    
    Sorride, capisce la battuta,”Tu” mi dice, “Sei un bastardo, ho capito subito che sei nato bastardo, fare il bastardo è il tuo mestiere; ma sei dolcissimo e io con te sto benissimo, mi sento come se ci conoscessimo da una vita, come se fossimo a casa, a casa nostra!” Mentre mi accarezza piacevolmente la nuca mi rivela che anche a lei è piaciuto molto e che mai prima d’ora, le era capitato di lasciarsi andare così tanto.
    
    Mai aveva perso tanto la testa, ma è così strafelice che è pronta a ricominciare anzi, con la testa appoggiata sulle mie spalle, mi sfiora le labbra con le dita, mi implora di “Pigliarla” un’altra volta perché aveva nuovamente tanta voglia di me, di svenire con me. Si tocca ancora e mi fa succhiare le dita così bagnate, poi mi bacia in bocca per condividerne il sapore.
    
    Per la miseria!
    
    Adesso chi glielo spiega a costei che sono più grande di lei e che alla mia età si predilige,
    
    ( per forza ) la qualità, alla quantità?
    
    Lo capirà?
    
    Mentre si struscia dolcemente su di me con voluttà e mi bacia il collo, la bocca e mi accarezza tutto cerco di ...
    ... spiegarglielo ma… Miracolo! Miracolo!
    
    La voglia m’ assale daccapo; sono nuovamente pronto ma; questa volta no, questa volta deve essere fatto con amore, voglio amarla, non scoparla!
    
    Mentre la bacio non più con l’ardore di prima, ma con tenerezza, sentimento, amore, sento dentro di me l’inarrestabile desiderio di prolungare quel momento il più a lungo possibile per poter sentire il contatto della sua pelle sulla mia, per poterle rimanere addosso di più, di più. La penetro con estrema dolcezza, la bacio con straordinaria intensità, l’accarezzo tutta, mi beo di guardarla negli occhi.
    
    Così di nuovo esaltati e rapiti è inevitabile, un orgasmo simultaneo e selvaggio ci pervade, ci sfinisce e crolliamo appagati, felici come mai prima. Ancora ansimanti la stringo forte e con le labbra appiccicate alla sue: “Marisa, voglio stringerti fra le mie braccia, voglio accarezzarti tutta, voglio giocare con i tuoi capelli, non voglio solo te, ma anche la tua anima, voglio amarti, amarti per sempre!” Cosa cazzo dico?
    
    La situazione mi spaventa ma è la verità.
    
    No, non sono io il vinto, ma vittoriosi entrambe.
    
    Desidero rivederla ancora, non devo assolutamente perderla. “Non voglio solo sesso, voglio te, voglio il tuo sorriso, le tue labbra da baciare con tenerezza, mi hai sedotto, stregato. Mi hai reso insperabilmente felice.
    
    No, non si può avere di più.
    
    Adesso potrei anche morire, ho amato te e questo mi basta.”
    
    Se ha avuto il lavoro?
    
    No.
    
    L’ho sposata! E l’amo ancora, l’amo ...
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