La pagherai...
Data: 14/02/2019,
Categorie:
Etero
Autore: Alexrm
... seno, capelli castani sciolti e leggermente mossi, un filo di trucco che risaltava le sue labbra carnose. Mi chiese subito se volevo un caffè ma ringraziandola rifiutai, gli chiesi cosa non riusciva a fare o capire, allora mi disse di sedermi dietro la scrivania con lei per spiegargli come fare le fatture. Cominciai a spiegare ma mi accorsi da subito che il suo atteggiamento non era concentratissimo anzi, mentre io parlavo vidi che appoggiava il seno sulla scrivania mostrandolo ancora più compatto e prosperoso, si mordeva le dita come se fosse concentrata a vedere il monitor. Nella mia mente pensai che era arrivato il momento di concretizzare quello che desideravo. Quindi mi fermai nella spiegazione la guardai in faccia e gli dissi che non ce la facevo a spiegare poichè ero troppo distratto da lei, mi sorrise maliziosamente e poi mi disse �cosa ti distrae?� La guardai fissa negli occhi allungai il dito indice e lo poggiai sulle sue labbra senza dire nulla, la sua risposta non si fece attendere tirò fuori la lingua cominciando a leccare la punta del mio dito, poi lo succhiò, dopo qualche secondo aggiunsi anche il medio lei chiuse la bocca e cominciò a succhiare entrambe le dita, era davvero sensuale. Tolsi le dita dalla sua bocca, mi avvicinai e la baciai, cominciai a muovere la lingua e giocare con la sua per diversi minuti, poi lei si staccò e cominciò a succhiare la punta della mia lingua come mimare un piccolo pompino, spalancò la bocca e la accolse tutta di nuovo nella ...
... sua bocca. Ci alzammo in piedi baciandoci e tenendoci per la nuca come per evitare di interrompere quel momento. Mentre il bacio continuava si poggiò con la schiena al muro ed io premendo con il mio bacino contro di lei gli feci sentire tutta la mia erezione, le sue mani scivolarono dalla mia nuca fino al mio sedere che prese a spingere verso di lei per sentirmi meglio. Si staccò d'improvviso e mi sussurrò a bassa voce di andare nell'ufficio di Umberto dove c'era oltre la sua scrivania anche un comodo divano. Io la seguì...io:�sai che hai davvero un bel culetto?�lei:� ti piace vero? Ti ho visto quando lavoravi per noi come me lo guardavi, vieni qui vicino a me..�e si sedette sul divano ed io feci lo stesso. Appena vicino a lei non resistetti più e cominciai a toglierli la canottierina, mi trovai davanti ad un seno meraviglioso tenuto nelle coppe del suo reggiseno bianco, le palpai con il reggiseno poi la baciai e nel frattempo glielo slacciai, lei con delicatezza lo fece cadere a terra lasciandomi a bocca aperta alla visione di quei seni belli sostenuti e con l'areola scura e grande. Mi tuffai fra quelle meraviglie leccandoli tutti, leccai i capezzoli fino all'inturgidirsi, poi li succhiai mettendomi in bocca la maggior parte possibile di ogni seno, li massaggiai stringendoli fra le mie mani e strofinando il capezzolo sulla punta della mia lingua, Maria ansimava e mi chiedeva di continuare...io:�sei magnifica, hai delle tette meravigliose�lei:� umm...continua mi fai morire sei ...