Il collega
Data: 14/02/2019,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: Deadpool80
... Mi disse "sai, io sarei attivo, lo sai cosa vuol dire no?" in quella posò le mani sul culo. "No no aspetta quello no, assolutamente no" Ma la sua stretta era più forte della mia forza per divincolarmi e le sue mani stavano scivolando verso il buco. Protestai, gli chiesi di fermarsi. Sentii un dito spingere sul buco. Strinsi tutti i muscoli ma ricominció di nuovo a baciarmi violentemente. Senza rendermene conto rilassai i muscoli e il dito scivoló dentro il buco. Era una sensazione stranissima, un corpo estraneo dentro una zona che consideravo sacra. "No dai ti prego..." "ti prego cosa?" Quel dito mi stava eccitando, essere bloccato con la forza e sentire la stimolazione là dietro... Smisi di protestare, e come riflesso inarcai la schiena per esporre il culo. "bravo, così si fa." Mi fece girare e appoggiare con le braccia al muro. Infiló decisamente tutto il dito, poi cominció ad alternare due dita, ne sfilava una per mettere l'altra, finché non ne infiló due. Urlai che mi stava facendo male, mi rispose bloccandomi col peso del corpo e dicendo di rilassarmi. Ogni volta che usava la forza mi eccitavo di più. "usciamo, asciughiamoci e andiamo a letto." Era chiaro che comandava lui. "ammetti che ti piace, ti sei eccitato con un dito e ti sei messo in posizione per prenderlo tutto. Smettila di farti problemi, non lo saprà nessuno... Poi quando torniamo ognuno per la sua strada." Era evidente che mi era piaciuto, guardavo il suo cazzo che stava tornando in erezione. Pensai al ...
... dito, poi alle due dita e quanto poteva essere più forte la sensazione di un cazzo. Confessai tutto quello che voleva, poteva farmi quello che voleva. Mi fece girare steso a pancia in giù. Mi fece allargare le gambe e mi coló del gel fresco in mezzo alle chiappe. Ricominció con le dita mentre si segava. Si interruppe per mettersi un preventivo, poi fu sopra di me. Sentii il cazzo appoggiato al buco. Mi disse "e poi sai cosa ho notato? Che ti piacciono i metodi forti." Calò giù e la sua cappella mi entró di schianto nel buco. Urlai di dolore. Credevo si fosse rotto lo sfintere. "stai tranquillo, è tutto a posto, respira..." Mi penetró lentamente ma andó fino in fondo. Feci un gemito lungo per ogni centimetro di carne che entrava. Quando si fermó sentii il buco ormai irreparabilmente aperto e il retto pieno. "sei bravo, pensavo avresti fatto resistenza, lo vuoi proprio prendere eh? Dimmi quando sei pronto che ti scopo sul serio." Respirai. Cercai di contenere il dolore, poi lo incitai "vai... Vai..." Uscì lentamente, facendo sentire ogni centimetro, si fermò prima di far uscire la cappella, poi mi penetró di nuovo. E di nuovo. Stava andando su e giù per il mio culo. I muscoli sempre più rilassati mi aiutarono a cambiare il dolore in eccitazione. Aumentó la velocità e mi ritrovai a dire "sì sì continua" e a inarcare nuovamente la schiena come una gattina. La posizione era perfetta, ora mi stava scopando selvaggiamente. Erano vere e proprie martellate che mi fecero avere un orgasmo ...