Il collega
Data: 14/02/2019,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: Deadpool80
... potentissimo. Le contrazioni del mio buco aiutarono il suo orgasmo. Scivoló fuori, e allungai la mano per sentire il buco spalancato che tornava alle sue dimensioni, con sollievo notai che non mi ero rotto niente. Crollai esausto e mi addormentai prima che tornasse dal bagno. La mattina dopo mi svegliai a metà mattina. Ero nudo, col culo dolorante e con lui già sveglio di fianco. "buongiorno, chi lo avrebbe mai detto eh?" "neanche io, deve essere stato l'alcool..." "ti ha solo tolto le inibizioni, per il resto a me sembri uno che ha tanta voglia di cazzo." "No non è vero non dire così, è stata una pazzia..." "macché, ti piace. Guarda." Lo guardai, si stava smanacciando il cazzo che stava diventando duro. Sentii un brivido al basso ventre, e contrassi istintivamente il culo. "beh mi è piaciuto è vero." "vieni qua e dagli un bacio, ieri sera ci hai provato." Mi avvicinai e lo presi in mano. Aveva ragione, avevo voglia di cazzo. E il mezzo pompino della notte prima era stato stato scarso... Appoggiai le labbra e lo baciai sulla cappella. Poi lungo l'asta. Tirai fuori la lingua e leccai tutto intorno poi feci sparire la cappella tra le labbra. Stavolta scesi lentamente, quando mi accorsi di non riuscire a prenderlo tutto mi stupii di essere riuscito a prenderlo nel culo. Aumentai il ritmo, spostai le mani sulla palle. Non me ne ero reso conto ma era una sensazione magnifica. Contemporaneamente sentii un sapore più deciso in bocca, ...
... da maschietto sapevo benissimo cos'era quel liquido. E cosa sarebbe venuto dopo. Ero pronto? Non volevo tirarmi indietro. In ogni caso arrivarono le sue mani sulla testa a farmi quella piccola violenza che mi eccitava così tanto. Arrivò la sua sborrata che mi riempì tutta la bocca. Le sue mani mi impedivano di spostarmi e deglutii tutto. Era fantastico, una sensazione straordinaria, un cazzo pulsante che mi svuotava il suo orgasmo in bocca. "è vero, hai ragione, mi piace il cazzo. Grazie..." "figurati, è un piacere fotterti!" Decidemmo di passare la domenica ognuno per conto proprio. Io tornai in camera mia, poi uscii pensando sempre a tutto quello che era successo. Dovevo farmene una ragione perché dovevo ammettere che mi era piaciuto. Trovai un centro commerciale aperto e comprai del lubrificante. Salii in camera e mandai un messaggio al mio collega per chiedere dov'era. Era in camera sua. Mi spogliai, mi misi il lubrificante sul buco poi gli mandai un messaggio per dirgli di salire. Mentre saliva aprii la porta e la lasciai appena appoggiata. Poi mi posizionai sul letto a pecora di fronte alla porta con il culo rivolto verso la porta. Bussó, gli dissi di entrare. Quando mi vide così fece una risatina poi sentii la porta richiudersi e la zip dei pantaloni che si apriva. Mi sfondó nuovamente e in maniera selvaggia, senza i riguardi iniziali che aveva avuto la sera prima, facendomi anche gustare la mia prima sborrata nel culo.