Clary e Jean - 1^
Data: 15/02/2019,
Categorie:
Etero
Autore: clary
... sentire il suo accento, mentre parlava con suo marito.� � mi dice in un francese perfetto � �Lei è francese, vero?��Oui� � rispondo nella stessa lingua.�Anch�io. Sono nato a Parigi, anche se ormai sono moltissimi anni che vivo in Italia.�Si alza e mi si avvicina:�Permette? Mi chiamo Jean, Jean Louis Lebris de Delors e lei è la mia amica Martine, viene dalla Martinica.��Piacere, il mio nome è AnneClaire.� � rispondo porgendogli la mano, che lui si china a sfiorare con le labbra, e rivolgendo un sorriso amichevole alla ragazza.Lui si siede al mio tavolo e cominciamo a conversare un po�.Jean:L'ho notata subito, seduta al centro del salone con quello che penso essere suo marito, splendida, e mi sono seduto apposta in un tavolo vicino.Non troppo vicino, per non essere invadente, ma nemmeno troppo lontano, perché non voglio perderla.Martine è seduta accanto a me, splendidamente accarezzata dal suo abitino bianco ed aderente che contrasta in un modo sublime con i suoi colori e la rende meravigliosa, eppure io non ho che occhi per quella splendida donna dagli occhi verdi di cui non conosco neppure il nome.La guardo di sottecchi per non essere troppo sfacciato, mentre completo le nostre ordinazioni, e noto che anche lei sembra ancora incuriosita da me. Mi è sembrato di percepire uno sguardo interessato rivolto verso di noi e, subito dopo, ho visto suo marito che le sussurrava qualcosa, e pareva riferirsi a me.Decido di testare questo mio sospetto ed allora li saluto, con un piccolo ...
... accenno del capo ed un lieve sorriso. Subito dopo, ecco di nuovo un bisbiglio complice tra di loro. Non posso sapere quello che si dicono, ma riesco abbastanza facilmente ad intuirlo.�Hai finito?�, mi dice Martine con voce un po' seccata.�Di fare cosa?�, rispondo da perfetto finto ingenuo.�Di flirtare con quella là... - continua lei � cosa credi, che non ti veda?�.Mi giro e le sorrido, catturando i suoi occhi con i miei: �Sciocchina, cosa sei, gelosa? Lo sai che voglio solo te. Quella là, come la chiami, è solo una signora che ho incontrato oggi pomeriggio per caso in sala idromassaggio. L'ho salutata per educazione...�, concludo, baciandola sulla guancia.Lei mi sorride, contenta della mia spiegazione.Io, in realtà, continuo a non perdere di vista la coppia e, dopo un po', la vedo dirigersi verso il bar. Lascio passare qualche minuto e poi convinco Martine che ho proprio bisogno di un buon caffè.Quando arriviamo nel salottino loro stanno ancora consumando le proprie bevande. Mi accomodo con la mia compagna nel tavolino accanto al loro e, nel farlo, guardo la donna e le sorrido di nuovo. Mi limito a quello, per non fare innervosire di nuovo Martine, con la quale poi mi perdo in amabili chiacchiere.Dopo qualche minuto suo marito si alza e si allontana; ne approfitto per girarmi verso di lei ed attaccar bottone.Il mio è un pretesto banalissimo: le chiedo se, come avevo sospettato, è francese, lei risponde con molta gentilezza; prendo coraggio e, dopo essermi alzato mi presento.�Mi ...