Sesso d'estate. La notte, mångata.
Data: 18/02/2019,
Categorie:
Etero
Autore: samas2
Facendo oscillare il mio peso sulle gambe posteriori della sedia metallica, osservo dalla reception, dietro i mei vissuti Wayfarer che celano il mio sguardo distaccato e indolente, il va e vieni degli ospiti. Nel loro muoversi mi appaiono tutti uguali, ma interessanti e importanti perché, la loro essenza sembra risiedere nel solo fatto che io li guardi: una volta usciti dalla mia vista, mi dà l’idea che possano dissolversi per la loro inconsistenza. L’estate sta volgendo al termine, trasportandosi via le passioni ardenti ed effimere, il caldo, il sole a picco che quasi non lascia alcuna scia d’ombra, e una sorta di stolida, smemorata, spensieratezza tipica delle vacanze. Sempre più sovente mi apparto, a osservare, incorniciato dal verde degli ulivi, l’azzurro del mare oppure, alzando lo sguardo, le nuvole soffici che il variare della posizione del sole colora delicatamente di innumerevoli sfumature, impreziosendole di profondità e tridimensionalità. Per me l’estate è già finita da un pezzo! Al termine dell’università, era iniziata in maniera esaltante la stagione nel residence, dove prestavo la mia opera, “indefessa insostituibile”, come bofonchiava ironicamente zio Mario. - Che lavoratore! Sempre a pensare alla f… - Rideva complice e compiaciuto, in fondo. - Ma lascialo stare, è giovane e così bello! Lo rimproverava la zia, un’opulenta bellezza cinquantenne che mi adora, sono il figlio maschio che non ha mai avuto, e che è stata una terribile tentazione per tutta l’estate. ...
... - Cosa avete capito, perversi? La realtà è che con la sua squisita cucina ha rischiato seriamente di attentare alla linea del mio fisico appositamente scolpito per l’estate. Comunque cuccavo, eccome se cuccavo! Fanciulle, giovani spose in cerca dell’illecito, milfone conturbanti… Con gli altri ragazzi, impegnati nella stagione estiva, avevamo perfino organizzato una gara con tanto di prove esibite (video, file audio) delle nostre imprese. E chi era il primo della graduatoria? Ovviamente, io. Poi all’improvviso, era arrivata Giulia, un bel mattino come tanti altri, ma inaspettato ed eccezionale grazie a lei. Mi trovavo sotto il bancone della reception per collegare alcuni fili elettrici, quando vidi avanzare due piedini, graziosissimi: la pelle luminosa, collo perfettamente arcuato con le delicate dita dalle unghie molto curate. Li avevo a pochi centimetri dal mio naso e il desiderio di baciarli era fortissimo; ne ero letteralmente ammaliato. La voce con cui la proprietaria dei piedini si rivolse allo zio era un armonioso cinguettio. Ero in adorazione, inebetito. - Luca che fai, stai dormendo là sotto? Su, veloce, accompagna la signora al bungalow. - Zio Mario mi sollecitava, riportandomi alla realtà. Vidi una brunetta deliziosa, mia coetanea o giù di lì, dalla flessuosa figura. Bellissima. Non fu una presentazione di me lusinghiera: rimasi a bocca aperta, con un’espressione da pesce lesso, quando potei vederla per intero. Mi ripresi subito scoccandole il più smagliante dei ...