1. Da ragazzo semplice, a troia per maschi alpha


    Data: 18/02/2019, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: LucaC

    ... anche un diametro notevole. Durante la successiva mezz'ora mi impegnai a succhiare quei 5 grossi cazzi, ma senza arrivare al punto di farli sborrare. Al termine di questa mezz'ora uno di loro mi fece capire che dovevamo cambiare stanza, e che mentre loro ci sarebbero andati camminando normalmente, io avrei dovuto andarci a 4 zampe come una cagna. E così feci. Nell'altra stanza trovai uno strano oggetto, una specie di panca circondata da tubi e corde. Mi fecero sdraiare lì sopra, e uno di loro mi disse: "Allarga le gambe puttana, e alzale verso l'alto. Ora falle andare dietro la testa il più possibile". E così feci. In pratica ero disteso sulla schiena, e le gambe erano in alto, con i piedi che arrivavano dietro la testa. Erano poi bloccati da due corde agganciate a loro volta a due tubi. Il mio culo, in quel modo, era ben esposto e messo in modo comodo per chi avesse dovuto scoparlo. In quella posizione cominciarono a farmi di tutto. Roberto disse: "Preparati puttana, ora ti sfondo il buco del culo" Fece entrare il suo enorme cazzo nel mio buco molto lentamente, in modo che potessi sentirlo tutto, e lo fece arrivare fino alla base delle sue palle, in modo che fosse dentro al 100%. Così cominciò a sfondarmi, prima piano, e poi aumentando sempre di più il ritmo, con dei colpi davvero violenti. A quel punto ero completamente immerso nel mio ruolo, una troia che viene abusata e sottomessa da 5 uomini superdotati, e la cosa mi piaceva, tanto che cominciai a partecipare al gioco ...
    ... anche verbalmente, con frasi tipo: "Oh sì, sfondatemi il culo, sono la vostra puttana, la vostra lurida troia. Sono solo un pezzo di carne da scopare, usatemi per svuotarvi i coglioni". Mentre Roberto scopava il mio culo, un altro dei 5 salì all'impiedi sulla panca e infilò il suo cazzo enorme nella mia bocca. Non era un pompino, perché la mia testa era ferma, era proprio un uomo che scopava la mia bocca con ferocia, mentre mi teneva la testa bloccata tra le sue mani. Il suo cazzo mi arrivava fin giù nella gola, fino quasi a strozzarmi, e infatti i miei occhi lacrimavano, e dicendo cose tipo: "Ti scopo la gola, inutile troia. Ti faccio bere la mia sborra finché non hai lo stomaco pieno". Gli altri 3 uomini assistevano alla scena segandosi e aspettando il loro turno. Nell'attesa strusciavano i loro cazzi ovunque sul mio corpo, sulle gambe, sulla pancia, sulle mani. Continuarono così per circa 2 ore, alternandosi tra il mio culo e la mia bocca (infatti avevo sempre tutti e due i buchi pieni, senza un attimo di tregua). Passate queste 2 ore mi slegarono da quella panca. Ero distrutto. La schiena mi faceva male per la posizione in cui ero, la bocca era tutta indolensita, e il buco del mio culo era ormai diventato larghissimo come quello di una puttana. Nonostante ciò, sentivo che quello era il mio ruolo nel mondo. Sceso dalla panca, Roberto decise di scaraventarmi a terra, e disse: "Sei proprio una gran puttana. Ora mettiti a 90, con la faccia a terra e il culo in alto ben esposto. ...