Il trucco - seconda parte
Data: 19/02/2019,
Categorie:
Tradimenti
Autore: Honeymark
... girò verso di me e mi chiese cosa volevo fare.
- Togliti le mutandine e rimani in piedi con le gambe leggermente allargate.
Non disse nulla. Si sfilò le mutandine in un attimo e senza mostrare nulla, come sanno fare solo le donne. Si mise in posa.
Mi avvicinai e mi inginocchiai. Le accarezzai le gambe e le cosce fino ad arrivare al culo. Lo palpai in modo plateale, poi mi alzai in piedi e le presi la vulva in mano. Era bagnata. Bene, piaceva a entrambi.
- Ti rivolto come un calzino.
- Son qua.
- Te lo metto dappertutto.
- Riesci a venire tre volte in una stessa serata? – Mi domandò, come per farmi un complimento.
- No, – sorrisi. – Non più.
- Allora scegli dove vuoi venire, – aggiunse. – Così ci organizziamo.
- Nel culo, – risposi senza esitazioni.
- Ne ero certa. Allora fatti guidare. Prima te lo prendo in bocca, poi mi chiavi e infine mi inculi.
Si inginocchiò, mi slacciò la cintura e mi abbassò pantaloni e mutande. L’uccello balzò in su come se avesse avuto la molla dei 30 anni.
- Wow… il vecchierello! Ha ha!
Me lo prese in bocca e me lo lavorò. – Poi mi accompagnò in camera da letto.
La chiavai a lungo, poi la girai pancia in giù. Le misi un cuscino sotto il ventre e mi portai al culo. Il suo culo era superbo, esattamente come te lo aspettavi dopo averla vista in jeans. Da sdraiata e con cuscino, le natiche stavano distanziate e mostravano il buco del culo ...
... qualche centimetro sopra la figa, che era doverosamente bagnata.
Intrisi la mano nelle secrezioni vaginali, poi le infilai un dito nel culo per lubrificare l’ano. La cosa le piaceva esattamente come quando le avevo infilato la candela, quindi indugiai un po’ col medio infilato. Volendo potevo farla venire così.
Ma poi mi decisi e mi misi sopra. Glielo infilai in figa e la sbattei per fare riscaldamento. Poi, quando avevamo preso il ritmo, lo sfilai piano e lo portai al buco del culo. Lei mi aiutò spostandolo fino a mettersi in posizione. La cappella impiegò poco a guadagnare i primi centimetri e, quando lo sentii allargato a puntino, lo spinsi dentro gustandomi centimetro per centimetro. Quando arrivai in fondo, entrambi saremmo rimasti immobili così, ma pian piano ci mettemmo al lavoro, finché lo la sbattei come se la stessi chiavando. Sbatteva le gambe, mugolava, si lamentava, godeva…
Mi sembrava di essere un ragazzino, tanto erano forti i miei colpi di reni.
Quando mi accorsi che stavo per venire, le misi le mani dietro la schiena, mi tenni per il copino e venni tenendola ferma in modo che potesse sbattere solo il culo.
Sborrai copiosamente come un giovane, ma capita anche alla mia età quando è un pezzo che non chiavi. Le riempii il culo di sperma, che lei accolse con sommo piacere.
(Continua)
http://www.annunci69.it/racconti-erotici/tradimenti/Il-trucco-Terza-e-ultima-parte_64723.html.