Nelle sue mani - 3
Data: 19/02/2019,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Gay / Bisex
Sensazioni
Altro,
Autore: Naughty Bard
... io, neanche a dirlo, ubbidisco alla sua voce un po� immatura. Ha le palle davvero grosse, sono un piacere per gli occhi. Il suo scroto è florido e gonfio e puzza di sudore e di sborra rafferma in maniera rivoltante. Dio quant�è maschio. Come faccio a negare che valga dieci, cento, mille volte più di me, che non lo sarò mai?! E� lapalissiano, cazzo!La vergogna provata in precedenza a mostrarsi nudo si è dissolta. Sorride mentre mi sente annusare, schiacciando il naso il più possibile sulla sua pelle glabra, tra lo scroto e l�attaccatura delle natiche, così terribilmente pungente e umida. Mi spezza quasi il fiato da quanto è violento eppure lo respiro fino a farmi esplodere i polmoni, come avessi paura che sparisse.Poi accende la TV e io sparisco dai suoi pensieri. Non ci posso credere. Il mio cuginetto Fabio mi ha messo al posto che, giustamente, ritiene più opportuno e adesso m�ignora completamente. Guarda una replica di un episodio di Dragon Ball, da nerd qual�è, e io sto lì ad annusargli le palle sudate. E� assurdo! E� completamente assurdo, cazzo! Quel silenzio prolungato è assordante per me, ho bisogno di contatto umano o impazzisco.�Come sono grossi e maestosi i tuoi coglioni, padrone�� attacco più che mai riverente, tanto per farmi notare ��e che odore pazzesco che hanno� ti ringrazio dell�onore che���Sta� zitto! Annusa e basta! Voglio sentire!� mi secca come un bimbo viziato e petulante senza neanche guardarmi per una frazione di secondo.Un cartone animato! Perfino ...
... una puntata di un fottuto cartone animato che probabilmente avrà già visto più volte è più importante delle mie parole. Parole di venerazione, peraltro, che dovrebbero fargli piacere. Non so perché ma quello stupido gesto, del tutto incurante da parte sua, mi ha umiliato terribilmente. Un�ora col suo fratellone è quanto gli è servito per prendere il suo ruolo seriamente, per accendere una scintilla quiescente che deve essere sempre stata lì. Come se fosse nato per comandare. Come se ce l�avesse nel sangue.Passano forse un paio di minuti, poi:�Portami una coca.� continua a non degnarmi di un singolo sguardo, intento a seguire il capolavoro cinematografico che riluce sullo schermo. Gli obbedisco. Vado in cucina e prendo una lattina di coca dal frigo. Sbircio nel corridoio con crescente ansia, per capire come mai Vincenzo non ritorni, che starà tramando? Gliela porto e mi riaccuccio ad annusare senza che lui mi dica niente. Non mi aspettavo certo un grazie, ma almeno che mi guardasse anche solo per un attimo.Sono invece io a guardarlo, quel visetto efebico che mai avrei pensato potesse divertirsi a fare tutto questo. D�un tratto si volta e i suoi occhi sono su di me, finalmente. Ne comprendo il motivo: da ciò che sento il programma dev�essere andato in pubblicità. Mi sorride mentre trangugia cola fresca con un soddisfatto �aaaahhhhh� dopo ogni sorso.�Hai sete?� mi dice poi, porgendomi la lattina come ad offrirmela. Forse gli faccio pena, penso. Annuisco. Lui mi sorride un po� ...