1. SecreTary


    Data: 20/02/2019, Categorie: Tradimenti Autore: Vanj B.

    ... altri tre signori in piedi di fronte. Dottor D.?, dico, sono Gilda B. Venga venga, risponde interrompendomi con un tono voce ferma possente ma cordiale, lei deve essere l’amica di mia figlia. Tenga, dice porgendomi una busta, questa è una lettera di presentazione e questo è l’indirizzo dove deve recarsi, buona fortuna. Prendo la lettera e il foglio e per un attimo rimango immobile, poi dico: grazie!., ed esco dalla stanza. Neanche due minuti dopo che sono entrata sono già fuori da quell’edificio.., abbastanza shoccata.., ho una lettera di raccomandazione penso, proprio io che fino a ieri ho sempre odiato queste cose e giurato che avrei accettato un lavoro solo per merito e capacità. Salgo sulla metro per tornare a casa, mi siedo e apro il foglio per vedere dove dovrei andare a lavorare e.., prima delusione, non è un’azienda in questa città; alla mia sinistra c’e seduto un uomo anziano, lo guardo e dico: scusi, sa dov’è un posto che si chiama Casalferro?. No! mi spiace, risponde gentilmente, non l’ho mai sentito nominare. A destra c’è una donna molto più giovane circa su i quarant’anni. Scusi!, per caso sa dove si trova Casalferro?. No!, risponde, non l’ho mai sentito, ma penso che abbia sbagliato a prendere il metrò. Insomma!, arrivo a casa e accendo subito il computer, così scopro che Casalferro è un piccolo paesino “per non dire un borgo” a ottantacinque chilometri da qui. Iniziano le discussioni con mamma e Luca, devo andare, devo rifiutare, non so neanche se ci sono ...
    ... mezzi per arrivarci “ho la patente ma non ho la macchina”; chissà com’è questa ditta che ha un nome banale fatto di lettere “SNOL” che non ho mai sentita nominare. Alla fine, però, prendo una decisione: non si può trascurare un’occasione come questa e Luca si propone per accompagnarmi con la sua auto prendendosi un giorno di ferie. Quasi due ore per arrivare, però, bisogna dire che Casalferro è un bellissimo paesino immerso nel verde, sembra di tornare indietro nel tempo, e c’è pure un torrente che attraversa il paese; di sicuro qui non ci sono il caos la frenesia ma soprattutto lo stress della città. Raggiungiamo la via scritta sul foglio e..!, nuova delusione, non c’è nessun’azienda ma, al numero civico descritto, un normale condominio di sei piani direi anche piuttosto vecchiotto. Ci guardiamo in modo stupito senza dire nulla ma stiamo pensando tutti e due ad una qualche forma di fregatura: aspetta qui, gli dico, scendo dall’auto e mi dirigo verso l’entrata. Guardo tutti quei pulsanti sul citofono e, in mezzo a loro, c’è né uno con la scritta “snol”; guardo Luca e faccio un gesto di ok col dito, gli dico d’aspettarmi in auto e suono. Buongiorno, rispondo alla voce da uomo che sento, sono Gilda B. ho una lettera di presentazione del dottor D. Quarto piano dice la voce e sento lo scatto della porta. Salgo con l’ascensore e sul pianerottolo ci sono solo due porte, quella di sinistra anonima e quella di destra con la famosa targhetta. Mi apre lo stesso uomo che m’ha risposto e ...
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