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Ostaggio -1
Data: 20/02/2019, Categorie: Gay / Bisex Autore: maledesire
La gara di tae kwon do era andata bene, a parte il calcio beccato nel fianco che mi provocava dolori. Ero stanco ma decisi di approfittare della possibilità di usufruire della metro senza rompere le scatole ai compagni di squadra per riportarmi fino a casa. Grazie ad una corsa per le rampe di scale nella stazione deserta riuscii a prendere al volo l’ultima corsa notturna. Ero chinato su me stesso con le mani poggiate sulle ginocchia per inspirare aria nei polmoni quando due mani mi tirarono giù gli short elasticizzati spingendomi in avanti. In un secondo mi ritrovai a disteso a terra, dove ricevetti due forti pestoni su mano destra e polpaccio sinistro. Feci appena in tempo a urlare per il dolore che un anfibio mi si mise sulla guancia pressandomi a terra. Stessa cosa avvenne sulle mie gambe, dove due si misero in piedi al di sopra bloccandomi completamente mentre un altro pestone bloccava anche il mio braccio sinistro. Non potevo vedere i mie aggressori, solo la suola della scarpa che mi schiacciava. I bastardi erano stranieri, non capivo alcuna parola mentre se la sghignazzavano. Il loro peso mi schiacciava, dalla mia bocca stritolata usciva solo un mugugno di dolore e paura mentre uno si mise sopra di me e poggiandosi sulle mie spalle cominciò a strofinare il suo pacco sul solco del mio culo difeso solo dal cotone dei boxer. Lo sentivo indurirsi e crescere mentre gli altri lo incitavano ridendo. Poi, l’inevitabile, mi strappò i boxer e mentre cercavo di urlare lo ...
... sentii entrare in me senza alcuna pietà, così completamente a secco. Il dolore fu talmente forte che credevo mi aprisse in due. Sembrava mi avessero inserito una palla da tennis, mi sembrava una cappella enorme, ma ad essa si aggiunse un bastone, nodoso e duro, che entrava prepotentemente dentro di me. Poi finalmente tutto il suo peso era sopra di me e anche il suo grosso cazzo. Lo sentivo enorme e pulsante mentre tutti ridevano. Qualcuno mi spinse in bocca una pezza e dall’odore e dall’aumento delle risate capii che era un calzino di spugna. I miei lamenti venivano così totalmente impediti mentre il tipo sopra di me, stando con il torace incollato, giocava di bacino dando il via a violenti affondi con la sua arma dentro di me. Lo faceva uscire completamente per poi rinfilzarmi come uno spiedo. Mi sentivo lacerare i tessuti ed il dolore cresceva lasciandomi senza fiato. Anche le dimensioni di quel coso crescevano e ogni volta mi sembrava più grosso e più lungo. Venni bendato mentre finalmente venivo liberato dal corpo sopra di me. Ma durò poco. Venni preso per i capelli e girato su me stesso mentre anche la canotta, ultimo indumento, mi veniva strappata. Sentii il tram fermarsi alla stazione e le porte aprirsi, cercai di urlare mentre un altro corpo si avvicinava a me e due mi tenevano le gambe piegate all’indietro. Una nuova intrusione mentre le porte si chiudevano. Era un nuovo cazzo di minor spessore ma sempre di considerevole lunghezza. Cominciò a scoparmi come un ...