Tutte Le Strade Portano In Scozia
Data: 21/02/2019,
Categorie:
Etero
Incesti
Autore: auditore
... l'inconfondibile aroma di caffè mi riempì le narici.Appena aperti gli occhi trovai Daniela che, seduta sul letto, stava lavorando al portatile; a fianco la mia colazione aspettava solo di essere divorata così salutai mia cugina con un bacio -buongiorno amore- e iniziai a sfamarmi.Dal nulla Daniela mi domandò:-Perchè mi hai chiesto di mia sorella?--No, così- glissai-Luca! Perchè mi hai chiesto di Flavia?- l'espressione severa dietro a quegli occhiali da professoressa mi intimidirono così tanto che dissi la verità:-Ma no Dani, calma, la Fiorentina gioca a Glasgow fra due settimane e visto che è da un po' che volevo assistere ad una partita.. Beh 2+2..--2+2 una sega!- esplose rabbiosa -Luca che cazzo hai in mente?--Ma niente! Cosa vuoi che abbia in testa? Mi spieghi perchè sei tanto arrabbiata stamattina?--Ho le mie giuste ragioni- tuonò-Ho una mezza intenzione di farmi la trasferta con un collega. Se vado a Glasgow e non la saluto nemmeno, sarei proprio una merdina, no?--No!--Dani calmati, è di tua sorella che stiamo parlando--Amore sei un adulto vaccinato ed indipendente ma dammi retta, stai lontano da Flavia. Io ti ho avvertito- e così dicendo chiuse il portatile, mi baciò e si diresse in doccia.Visto che a mezzogiorno sarebbe iniziata la festa di pensionamento dell'ex collega mi affrettai a prepararmi. Ma il richiamo della mia formosa cugina, nuda nella grande doccia, era troppo forte per farmi desistere così mi tolsi i boxer e senza far rumore sgattaiolai dentro ...
... approfittando del fatto che lei era indaffarata nel farsi lo shampoo.Presi il bagnoschiuma e mi insaponai le parti intime poi dolcemente puntai la cappella sulle grandi labbra liscie e bagnate che, senza il minimo attrito, mi fecero scivolare dentro alla vulva di Daniela; ansimando si appoggiò al muro piastrellato della doccia senza avere nemmeno il tempo di sciacquarsi la testa e la faccia. Il forte getto d'acqua rimbalzava sui nostri corpi ancora una volta incastrati tra loro, i grossi seni di mia cugina erano schiacciati contro la fredda parete piastrellata mentre per riflesso il suo sedere sporgeva in fuori spingendosi sempre più contro il mio pube.Al culmine dell'amplesso ci fermammo, lei si sciacquò via lo shampoo e dopo un lungo bacio si inginocchiò di fronte a me pronta a ricevere, con la bocca spalancata e la lingua protesa, la sborra calda che defluì dal mio pene. Non ne sprecò nemmeno una goccia.Quando uscimmo dalla doccia non potei far altro che rimanere ancora una volta ammaliato dalle rotondità della mia amante, che lucide e bagnate, raggiungevano il caldo asciugamano posto a due metri di distanza. Lo sbalzo termico le aveva inturgidito i rosei capezzoli che, nonostante la gravita spingesse in basso i grossi seni, puntavano in alto e brillavano alla luce del sole mattutino.Si asciugò pian piano, facendo scivolare la salvietta lentamente, soffermandosi sui grossi seni e sollevandoli uno alla volta, per togliersi tutta l'acqua di dosso. Prese dal grosso barattolo posto sulla ...