Aprendo
Data: 21/02/2019,
Categorie:
Prime Esperienze
Autore: primaesperienza11
... fine Piero cedette al sonno, Angela rimase ancora a lungo sveglia. Un braccio piegato sotto la testa, il corpo ancora bagnato di sudore, del suo piacere e dello sperma di Piero, le gambe leggermente divaricate, le dita della mano destra ad accarezzare languidamente la strisciolina di peli sopra il pube. E mille pensieri ed emozioni a rincorrersi nella testa.
La cena l’aveva consumata in cucina assieme al marito, i ragazzi avevano già mangiato e, finita la partita, dopo un veloce bacio sulla guancia erano scomparsi nella loro stanza per andare a dormire. Un piede allungato sulle gambe del marito, si era gustata un ottimo risotto con zucchine e gamberetti, mentre Piero mangiava parlava e le accarezzava il piede con la mano libera. Un’abitudine che avevano da sempre quando erano rilassati, parlavano della loro giornata e il tempo non li costringeva ad assurde corse.
Poi, dopo essersi gustata lentamente uno yogurt, mentre Piero stava per alzarsi e mettere i piatti in lavastoviglie, con un gesto solo apparentemente innocuo gli accarezzò la bocca, facendo molta attenzione a che le dita ancora pregne del suo odore indugiassero sufficientemente a lungo sulle sue narici. “Vedo che la nostra bambina cattiva si è accarezzata” le strizzò l’occhio Piero, prima di aprire la bocca e far sparire tre dita tra le sue labbra. “Chissà cosa o chi ti ha fatto venire voglia… Ma sono sicuro che troverò il modo di fartelo confessare” le disse prima di chinarsi verso di lei e morderle il ...
... collo subito dietro l’orecchio.
Pochi minuti dopo si ritrovarono in camera, la vestaglia di Angela gettata per terra, la faccia di Piero tra le sue gambe, la lingua che lappava le labbra carnose, i denti che alternativamente mordevano la pelle sensibile dell’interno coscia e il nascondiglio che nascondeva il clitoride, le mani che danzavano lievi tra caviglie e piedi, spalancando le gambe, la saliva che si univa agli umori che uscivano dalla fica.
Piero adorava leccare la passera di Angela, gli piaceva avvertire anche ore dopo sull’accenno di barba il suo odore dolciastro, si perdeva a giocare con la lingua sui suoi due buchetti, a volte riusciva a godere solamente nel sentirla venire a sua volta, senza che lei neppure lo sfiorasse. Infilò la lingua tra le labbra bollenti, la schiacciò, aprendo al massimo la bocca, sul clitoride gonfio e sensibile, la fece scendere giù fino al buchetto posteriore, sentendo l’odore un pò aspro del suo sedere, stuzzicò la rosellina fino a quando non la senti cedere leggermente, la infilò in quel buchetto proibito che poi così proibito non era, quindi le allargò ancor di più le gambe e, rialzandosi di colpo, le infilò in un solo colpo il cazzo nella fica. Angela, eccitatissima, esplose in un orgasmo travolgente, mentre la testa si dimenava sul cuscino e mormorii scomposti fuggivano dalle sue labbra.
Piero continuò a entrare e uscire tra le sue gambe con un movimento sempre più frenetico, mentre Angela viveva un saliscendi di emozioni, con ...