1. Aprendo


    Data: 21/02/2019, Categorie: Prime Esperienze Autore: primaesperienza11

    ... che nonostante tutto questo tu sei sempre stata e sarai sempre mia”.
    
    Con la testa si sollevò quel tanto che bastava a raggiungere un capezzolo. Lo catturò tra le labbra, lo morse violentemente. “E adesso vieni, godi per me, puttana – le bofonchiò mentre sentiva il cazzo diventare ancora più grosso dentro a sua moglie -.. E nel farlo immagina che lui ti veda e che sappia quanto puoi essere puttana”.
    
    Già avviata sulla via del piacere, Angela imboccò la via del non ritorno, e quasi sradicando il cazzo venne ancora una volta affondando i denti nella spalla di Piero.
    
    “E se ti capitasse di rivederlo?” mormorò poco dopo lui mentre il sonno lo stava prendendo prigioniero.
    
    “E se lo rivedessi?” fu la domanda che tormentò a lungo Angela prima di scivolare nel sonno.
    
    Di tutta la sua avventura, una sola cosa non aveva raccontato a Piero. Di quel numero che lui le aveva digitato sul telefono.
    
    6. Al lavoro
    
    Il risveglio fu traumatico. Per tutta la notte Angela aveva vagato tra sonno e veglia, le immagini della sera prima a scorrerle nella mente, rendendole impossibile un vero e proprio riposo, le mani che nel dormiveglia accarezzavano le sue parti intime ancora incrostate del piacere suo e di Piero. Quando suonò la sveglia si trascinò in bagno, gli occhi semichiusi si sedette sul water e si lasciò andare a una lunga pipì, poi infilò la vestaglia e in cucina preparò distrattamente la colazione ai ragazzi, mentre Piero, finito di vestirsi, si accingeva alla dura impresa di ...
    ... farli alzare per evitare l’ennesimo ritardo a scuola.
    
    Quando, mezz’ora dopo, rimase sola in casa, salutata da un bacio appassionato del marito che nell’uscire le raccomandò con una strizzatina d’occhio di “fare la brava in metropolitana”, Angela si buttò sotto la doccia. Poco dopo, nuda davanti allo specchio, si guardò a lungo. L’avventura in metro le aveva acceso un fuoco dentro che ora faticava a controllare, visto che di spegnerlo non esisteva alcuna possibilità. Quella mano che l’aveva sfiorata, quelle parole sussurrate avevano contribuito a farla sentire ancora più donna. Ancora più desiderabile. Ancora più preda.
    
    “Ma che pensieri ti vengono in mente?” provò a chiudere quella barriera mentale che pericolosamente stava debordando nella sua mente, mentre a piedi nudi si dirigeva in stanza per vestirsi. La scelta cadde su culotte bianche estremamente sexy e un reggiseno a balconcino che metteva ancor più in evidenza il suo bel seno. A 38 anni, Angela si sentiva sempre bella e guardando il suo corpo nel grande specchio dell’armadio, non provò nessun senso di delusione per il tempo che passava. Certo, le gambe forse erano appena più grosse del desiderabile, ma per il resto Angela sapere di essere una bella donna, dallo sguardo intelligente e vivo, che ogni giorno contribuiva a calamitare l’interesse di molti uomini. Ma anche diverse donne. Nei lunghi anni allo studio pubblicitario in cui lavorava, Angela aveva dovuto respingere molti assalti, spesso discreti ma a volte ...
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