1. Le parole di Giulia


    Data: 23/02/2019, Categorie: Etero Autore: Browserfast, Fonte: RaccontiMilu

    CHI SEI TU, E COSA VUOI DA MEDolore no. Fastidio. Mi dava fastidio. Fermai il Burgman al bordo del marciapiede, spensi il motore abbassando il cavaletto laterale e smontai di sella. Avvertii dietro la schiena un�altra fitta, i punti che il dermatologo mi aveva appena confezionato dopo l'asportazione di un neo. Tolsi il casco e immediatamente dopo la giacca. Era una di quelle tipiche giornate in cui la primavera arrivata da poco sembra ansiosa di lasciare il passo all'estate: era esploso un caldo infernale.E il fresco lana non era abbastanza fresco.Ero lontano da casa, ma la fermata era giustificata dalla presenza su quel marciapiede del migliore droghiere della capitale.Tra vino, patè, lasagne al radicchio e nocciole spesi una fortuna. Non mi feci nemmeno mancare un salame di corallina romana che mi aveva gridato da un vassoio mangiami-mangiami.Uscito dal quel paradiso e risputato in mezzo al caos metropolitano fui distratto da una voce femminile:- Professore, professore!Era l'unico suono umano che si stagliasse in mezzo al rombo dei motori che faceva da rumore di fondo indistinto e ossessivo del grande viale. Ma non mi riguardava.Mi avviai verso la moto, appesi lo shopper a una manopola e poggiai il casco sul sellino per rimettermi la giacca.Sentii una mano posarsi sulla spalla, vicino alla medicazione. Troppo vicino. Mi irrigidii. La mano si staccò.- Professore, lei forse non si ricorda di me. Mi chiamo Giulia B..Mi voltai. No. né il nome né quel volto mi dicevano nulla. ...
    ... Era una ragazza abbastanza alta, sarà stata uno e settanta, con i capelli a caschetto castani, la riga da una parte. Occhi nocciola e un labbro inferiore decisamente più carnoso dell'altro. Una fila di denti bianchissimi, un po' troppo grandi. Non brutta, ma certo non il tipo che ti volteresti a guardare per strada.E soprattutto, mai vista prima.- Mi scusi, ci conosciamo?- Lei non è il professor L.? Non ha tenuto il mese scorso la relazione al corso di marketing presso la Asso...?Sorrisi cercando di ricordare quel volto, nulla.- Sì ma c�è un equivoco, io non sono un professore, sono solo un dirigente d'azienda.Mi guardò sorridendo. Il sole le illuminava completamente il volto, potevo vedere le lenti a contatto nei suoi occhi. Ma soprattutto il solco dei seni, che il suo leggero vestitino giallo a motivi rossi, spalline molto strette, lasciava intravedere generosamente. Una ragazzona.- Devo dire che però la sua relazione è stata la più esaustiva. Meglio quel quarto d�ora di discorso che stare dietro al tutor.Sì, immaginai. Meglio uno che ti spiega perché all�inizio è giusto che ti facciano fare le fotocopie anziché convocarti appena arrivata a delineare le strategie di marketing globale. E� più utile.- Almeno ho capito che non ci prendeva in giro - aggiunse.Non sapevo che dire, non avevo nessuna voglia di tirare fuori frasi di circostanza e paternaliste con una ragazza di cui fino a un attimo prima ignoravo l�esistenza. Non mi ricordavo proprio di lei.- Venga, lo prende un ...
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