1. Le parole di Giulia


    Data: 23/02/2019, Categorie: Etero Autore: Browserfast, Fonte: RaccontiMilu

    ... slacciarmi la cintura e sbottonarmi i pantaloni. La aiutai con il gancetto e mi sollevai leggermente per sfilarmeli. Il suo sguardo si posò sui boxer che mostravano un'erezione in pieno divenire. Li abbassò e impugnò il mio cazzo con un'espressione trionfante. Si sistemò meglio sopra di me e se lo infilò. Era bagnata e calda, sorprendentemente bagnata e calda. Scivolai dentro mentre lei chiudeva gli occhi per abituarsi a quella violazione che aveva tanto cercato. Poi cominciò furiosamente a dondolare su e giù. La presi per i fianchi per guidare il suo movimento, davanti a me i suoi seni ballavano ancora fasciati dal bra e dal cotone del vestito.- Prendi la pillola? O dobbiamo avere qualche precauzione?Mi prese la testa tra le mani e la avvicinò alla sua, ansimando.- Che cazzo te ne frega? Scopami � mi singhiozzò all�orecchio.La presi rudemente per il mento e le tirai la testa indietro, negli occhi le passò un lampo di paura.Sorrisi:- Mi piace di più se ti fai fottere dandomi del lei.Anche Giulia sorrise.Il ritmo lo dava lei, mordendosi quel labbro inferiore carnoso e chiudendo gli occhi ogni tanto. La mia erezione raggiunse il punto massimo, e lei la sottolineò con delle brevi urla, tirando di scatto indietro la testa. Due, tre volte.Feci fuori due bottoncini e le abbassai le spalline del vestito e del reggiseno, a imprigionarle le braccia. Liberai le mammelle d�un bianco latte, con dei bei capezzoli rosa che presero a ondeggiare davanti a me prima che le afferrassi con ...
    ... le mie mani. Erano belle e prosperose, e risaltavano ancora di più sul suo corpo.Le torsi i capezzoli, e lei si morse il labbro sorridendo con aria di sfida, scuotendo la testa e continuando la sua cavalcata a perdifiato.Ripetei l�operazione, stavolta con molta più forza, per sentirla gridare.Gridò, era matematico.- Ah! Mi fa male.- Ma a te non dispiace � le replicai sorridendo.Torsi ancora di più.- Aaahi, porco!Per così poco?La guardavo negli occhi e lei guardava me. Le sue pupille nocciola continuavano a trasmettermi quell�aria di sfida che trovavo la cosa più eccitante di tutte.Mi stesi leggermente e lei trovò una inclinazione migliore. Almeno tre o quattro dei suoi sobbalzi le spinsero il cazzo fino in fondo.- Ahi, ahi ahiiii! Che manganello ha?Manganello. Sembrava una parola presa in prestito da una barzelletta sconcia. Ma lei la pronunciò con naturalezza. Chissà da quale città proveniva.Le dissi che comunque trovavo che le piacesse, dolore compreso. Non rispose. Le afferrai le natiche morbide e la spinsi ancora più giù, se possibile. Il risultato fu un altro urlo, e uno sguardo liquido appena riaprì gli occhi.Sentivo di riempirla, lei si sentiva piena.Accentuò ancora il ritmo, arrivando quasi al parossismo:- Sto già per venire, sto già per venire � ansimò.- Sarebbe il caso � le risposi bruscamente - ti si sta squagliando la fregna.Questa volgarità finì di eccitarla, e le mie orecchie si riempirono delle sue urla.Dico urla, ma a essere sincero dovrei dire grugniti. Dei ...