1. 36. SEVEN SECONDS


    Data: 23/02/2019, Categorie: Etero Autore: tigrotta

    ... completamente fermo. All�auto di Samantha si affiancò un enorme fuoristrada scuro. Lei alzò gli occhi per sbirciare nell�abitacolo e incrociò lo sguardo di un uomo abbronzato. Trascorsero sette secondi, il tempo di distogliere l�attenzione, perché la giovane si costruisse nella mente decine di situazioni erotiche da condividere con quel guidatore affascinante. Bastarono sette secondi, perché lei bramasse di trovarsi fra quelle braccia, con quello sguardo di fuoco puntato addosso, a farsi scopare in tutti i modi; solo sette secondi, per capire che non aveva mai desiderato il marito come stava desiderando quell�estraneo.Samantha cercò di sistemarsi meglio sul sedile, sperando che il traffico restasse bloccato ancora per un po�, in modo da prolungare il piacere di quelle fantasie segrete. Abbassò gli occhiali scuri sul naso e guardò in alto, nell'abitacolo, incontrando nuovamente quello sguardo da sturbo. Lui la stava fissando, pareva volesse ipnotizzarla, con quegli occhi. Samantha avvertì un brivido lungo la schiena, quando lo sconosciuto accennò un sorriso. Senza muovere la testa, la giovane sostenne quello sguardo e sorrise a sua volta, continuando a fantasticare arditamente. Il marito non si era accorto di nulla, preso com�era a inveire contro il traffico e a pensare alla propria tabella di marcia. Samantha non riusciva a distogliere lo sguardo da quell�estraneo; sentiva i suoi occhi addosso, mentre la spogliavano lentamente dei vestiti e di qualsiasi inibizione. Avvertiva ...
    ... un formicolio in mezzo alle cosce e aveva la prepotente voglia di allargare le gambe e toccarsi sfacciatamente davanti a lui, per placare l�eccitazione. Si limitò a sollevare l�orlo del vestitino estivo, scoprendo le cosce leggermente abbronzate. Quando guardò su, Samantha notò con piacere che lo sconosciuto gliele stava ammirando e si sentì avvampare. Non vedeva nessun altro a bordo del fuoristrada e la ragazza invidiò la libertà di quel tizio che in soli sette secondi l�aveva scombussolata.Chiuse gli occhi qualche istante e con delusione sentì la propria auto rimettersi in movimento. Fine della fantasia, pensò con rammarico, mentre Stefano smetteva finalmente di imprecare. Le file di veicoli nelle tre corsie si rimescolarono come le combinazioni di una slot-machine, ma quei sette secondi avevano lasciato il segno in Samantha. La giovane scivolò sul sedile, per riuscire ad abbassarsi e poter sbirciare nello specchietto laterale, alla ricerca del fuoristrada nero, senza riuscire a vederlo. Dentro di sé sospirò rassegnata, mentre l�eccitazione in mezzo alle gambe era ancora nitida. Se solo fosse stata sola��Ho deciso di fermarmi alla prossima stazione di servizio; devo fare il pieno all�auto, così potremmo approfittare per mangiare un boccone.� La voce di Stefano troncò bruscamente i pensieri di Samantha, che si limitò ad annuire con un impercettibile cenno del capo.Pareva che tutti avessero avuto la stessa idea: l�autogrill straripava di gente e ora era Samantha a sbuffare. ...
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