1. 36. SEVEN SECONDS


    Data: 23/02/2019, Categorie: Etero Autore: tigrotta

    ... Suo marito le chiese che cosa volesse mangiare e poi si mise in fila alla cassa. La ragazza aspettò in disparte, osservando quell�incessante flusso di gente che si muoveva intorno a lei. Quando incrociò lo sguardo dello sconosciuto abbronzato in mezzo alla folla, trasalì e si sentì avvampare. Ora poteva notare la sua figura per intero e la prima impressione che aveva avuto fu convalidata. Era un uomo alto e fisicamente prestante, leggermente brizzolato, sulla quarantina. Ma ciò che la colpiva maggiormente di lui erano gli occhi, che parevano spogliarla e scavarle dentro, infiammandole i sensi.Lui la raggiunse e con tono sicuro si presentò: �Ciao, il mio nome è Alessandro!��Mi chiamo Samantha.�, bofonchiò lei. Lui le tese la mano e lei gliela strinse frettolosamente, per paura che il marito potesse vederla.�So che non sei sola. Ti aspetto vicino ai bagni, raggiungimi appena puoi.�Il suo tono era talmente suadente e convincente, che risultava difficile dirgli no. Un ultimo rapido sguardo e Alessandro si volatilizzò in mezzo alla folla. Samantha rimase inebetita, affascinata ed eccitata. Il formicolio in mezzo alle gambe non le diede tregua neppure durante il pranzo, mentre il marito le parlava di argomenti noiosi e ripetitivi. Lei pensava a tutt�altro: a quella mano che aveva stretto la propria, a quegli occhi penetranti, a quel fare sicuro e affascinante. Sentiva un lago in mezzo alle gambe, la sua fame non era di cibo e se lo sconosciuto fosse stato lì in quel momento, ...
    ... avrebbe mangiato lui, al posto della cotoletta unta e delle patate fritte che aveva nel piatto.�Scusami, vado in bagno!�, tagliò corto Samantha. Il marito fece un cenno con la testa e la ragazza scattò in piedi, ansiosa di raggiungere Alessandro.Lui era seduto a un tavolo accanto ai bagni. Stava sorseggiando un caffè, ma quando la vide arrivare, poggiò la tazzina e si alzò per andarle incontro.�Sono contento di vederti, Samantha.�, le bisbigliò e la sua voce le solleticò l�orecchio, facendola rabbrividire. �Vieni con me!�Lei lo seguì, senza dire una parola e senza fare una piega, completamente persa nel suo sguardo. Uscirono dall�autogrill, dirigendosi sul retro, dove fiorivano rigogliose piante di oleandri, che potevano assicurare una discreta privacy. Alessandro strinse Samantha fra il proprio corpo e il muro scaldato dal sole del tardo pomeriggio e lei si abbandonò in quell�abbraccio. Si baciarono freneticamente, lasciandosi guidare dal desiderio. Lui le passò la lingua lungo il collo, tracciando una scia fino all�incavo dei seni. Lei avrebbe voluto dire molte cose, ma l�eccitazione le bloccava il respiro, quindi si limitò a godere dei baci e delle carezze di quello sconosciuto. Il trasporto era tale, che Samantha non provava alcun senso di colpa; il posto in cui lei voleva trovarsi era esattamente fra quelle braccia. Purtroppo non c�era molto tempo per abbandonarsi a giochi erotici particolari e comunque la reciproca attrazione non concedeva loro di indugiare oltre. Lui aderì ...
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