1. 36. SEVEN SECONDS


    Data: 23/02/2019, Categorie: Etero Autore: tigrotta

    ... avvicinarsi ai vertici del piacere che Alessandro le aveva fatto provare. Ma una volta raggiunto l�orgasmo solitario, Samantha si rigirava fra le mani quell�oggetto freddo e metallico, insoddisfatta. Aveva bisogno di lui, voleva Alessandro e il ricordo di quel pomeriggio non le bastava più.Una sera che si trovava sola, aprì il cassetto del comò e recuperò il foglietto che lui le aveva lasciato dopo il loro incontro. Senza riflettere, compose il numero sul proprio cellulare. Pochi squilli e Samantha rabbrividì, sentendo la voce suadente di Alessandro e temendo che lui non si ricordasse più di lei.�Ciao Alessandro, sono Samantha!�Lui la riconobbe all�istante e la salutò con entusiasmo. �Samantha, cara, sono felicissimo di sentirti. Ti ho pensata molto in questo periodo.��Anche io!�, ribatté lei, arrossendo al pensiero del proprio vibratore sepolto in fondo al cassetto della biancheria intima.�Come stai?�, le chiese lui con interesse.�Bene�grazie.��Samantha, ho pensato parecchio al nostro incontro. Ho voglia di rivederti���Anche io, Alessandro. Ti ho telefonato per questo. Con mio marito le cose non stanno funzionando e io non ne posso più. Da quando ti ho incontrato su quell�autostrada, da quando mi hai presa in quel modo, non sono più stata capace di dimenticarti. Ora, se penso al sesso, mi vieni in mente tu��Lo sentì sospirare.�Devo confessarti che anche io mi sono toccato diverse volte, pensando al nostro pomeriggio. Ti voglio, Samantha, dobbiamo vederci!�Il suo tono era ...
    ... deciso, come quando le aveva chiesto di seguirlo sul retro dell�autogrill.�Se riuscissi ad organizzare le cose, Alessandro, potremmo farlo.�Mentre gli parlava e la voce dell�uomo le solleticava l�orecchio, lei sentì il formicolio in mezzo alle gambe e avvertì il proprio desiderio crescere.�Ne ho voglia anche io, Alessandro��, sussurrò, sospirando.�Allora organizzati, tesoro, non è impossibile, se si vuole veramente. Io sono solo, per me è semplice spostarmi. Fammi sapere dove posso raggiungerti e mi precipito.��Verresti fino a Bergamo?�, gli domandò lei dolcemente.�Da Bologna a Bergamo? Non ci vuole nulla!�, le rispose ottimista.�Va bene. Ti farò sapere appena si presenterà l�occasione giusta.��Non vedo l�ora, piccola!�Si salutarono. Da quel momento Samantha aspettò pazientemente il momento opportuno per poter vedere Alessandro. Il proprio desiderio era alle stelle, non ce la faceva più; il vibratore ormai la disgustava per quanto lo stava utilizzando, ma il pensiero di Alessandro e la possibilità di rivederlo erano afrodisiaci irresistibili. La ragazza era vogliosa, il marito cedeva troppo raramente alle sue avances e lei doveva calmarsi, toccandosi continuamente. Le sembrava di essere diventata una insaziabile assatanata.Qualche tempo dopo, si presentò finalmente l�occasione che Samantha stava aspettando: Simone doveva partecipare a un congresso a Roma durante il fine settimana successivo e sarebbe mancato per tre giorni.Raggiante, la ragazza telefonò immediatamente ad ...
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