Linea 18 - Racconti Erotici

Linea 18

... delle tue scappatelle, giusto?

-No…

Con la mano si sposta sulla patta dei miei pantaloni, la strofina sul mio membro pulsante. Continua a parlare come nulla fosse.

-Quando trovo qualcuno che mi piace davvero, lo condivido con lui dopo averlo scopato da sola.

Bevo l'ultimo sorso di spritz e metto il bicchiere sul tavolino, Marianna fa lo stesso. La guardo negli occhi, sento che mi vuole. Mi sporgo verso le sue labbra e la bacio, le apre all'istante e lascia entrare la lingua.

Ha il piercing come me, interessante.

Mi spinge con forza le spalle contro lo schienale, mi apre la zip dei pantaloni e con un balzo mi sale sopra. Mi ritrovo i suoi piccoli seni davanti, sono liberi dentro il top. I capezzoli turgidi premono contro il tessuto bianco, abbasso le spalline e li libero. Mi ci butto sopra e inizio a leccare, Marianna gode e con le mani mi tira a se. Sento il suo uccello iniziare a premere contro il mio, piano piano sta mettendo fuori la testa. La ragazza si abbassa per baciarmi, accolgo nuovamente la sua lingua con grande piacere. Intanto con le mani esploro le sue natiche sotto i larghi pantaloni, sono piccole e sode.

Marianna si stacca e mi fissa negli occhi, c'è decisione e lussuria nel suo sguardo. Mi sbottona la camicia e mi bacia il petto, lentamente scende verso il basso. Ho il cazzo che batte contro le mutande, la ragazza le scosta e lo prende in bocca. Sento subito il suo piercing strisciare contro il filetto, godo e alzo lo sguardo al ...

... soffitto. Ci gioca un po’, poi lo abbandona contro il mio basso ventre e mi spoglia. Alzo il culo per aiutarla, intanto mi tolgo la camicia. Quando sono nudo Marianna torna ad occuparsi del mio uccello, dal basso lo lecca e mi fissa. Le carezzo una guancia, quindi le metto una mano sulla nuca. Lei sbatte le ciglia e si fionda sul membro, la prima saliva inizia a scendere copiosa. Non guido i suoi movimenti, sa bene cosa fare.

Torno a godere verso il soffitto.

Marianna è vorace, si muove molto velocemente. Ogni tanto scende fino ai testicoli, mi apre le gambe e mi sposta il culo. Con la lingua mi stimola il buco, delle scosse mi percorrono la schiena. Poi subito torna a succhiare, produce saliva in quantità industriali.

Dopo qualche minuto si alza, io rimango un attimo spalmato sul divano. Si spoglia davanti a me, prima del top poi dei pantaloni. Un bellissimo uccello punta dritto verso di me, è lungo e largo. Non mi lascio intimorire, mi metto seduto e lo lascio sparire in gola. Fatico ma lo voglio, spalanco la bocca e lo faccio scivolare sulla lingua. Mi lacrimano gli occhi per lo sforzo, con le mani cerco i seni verso l'alto. Mi muovo avanti e indietro, Marianna dice che sono molto bravo. Provo una sensazione di pienezza, le vene del suo uccello strisciano sulle pareti della mia bocca.

Sento la mano della ragazza stringermi i capelli, con forza mi tira verso di lei, il cazzo mi arriva in gola. Chiudo gli occhi, Marianna mi tiene fermo contro il suo basso ventre. Dopo ...