Soggiogata 9
Data: 24/02/2019,
Categorie:
Tradimenti
Autore: Italy456987
La voce vicino all’orecchio, le dita dentro di me e il tutto sulla scala mobile mi fecero per l’ennesima volta piegare le gambe, ma, rispetto a prima, avevo meno paura; come se lui avesse potuto proteggermi, anche se, ripensandoci, non capisco come avrebbe potuto.
Arrivati in cima alla scala tolse le dita ma alla rampa successiva le inserì di nuovo facendomi sfuggire anche un gemito questa volta.
Arrivammo al terzo piano ed io mi reggevo in piedi a stento.
Mi abbandonò con le dita e disse:
“seguimi…”.
Io come un cagnolino lo seguii entrando in un grande negozio di abbigliamento.
Lui andò dritto fino alle cabine di prova e si infilò nell’ultima.
Appena entrai mi disse:
“ la gonna…”
La mia protesta si strozzò in gola sul nascere perché mi resi conto che sarebbe stato irremovibile, allora mestamente la tolsi guardandolo con uno sguardo che implorava pietà.
Senza parlare, solo con gesti e spinte delle mani mi fece mettere in ginocchio su un piccolissimo panchetto sul quale entravano a mala pena le mani e le ginocchia, girata verso lo specchio che rifletteva il mio viso estremamente accaldato e le mie labbra rossissime nonostante non avessi quasi messo il rossetto.
Il culo era rivolto verso l’entrata che per fortuna era chiusa con la tenda anche se dallo specchio notai con terrore che non riusciva a coprire completamente l’interno.
“aspettami qui, vado a prenderti delle cosine da provare”
“nooo ti prego…e se viene qualcuno…..?”
“sarà un ...
... uomo fortunatissimo” disse dandomi un sonoro sculaccione ed uscendo richiudendo la tenda ancora peggio di prima.
Ero disperata, rimanevo in quella posizione assurda in docile ma tremante obbedienza: avevo veramente il terrore che arrivasse qualcuno ed infatti…..
“vieni Carla provateli, ti staranno bene secondo me, mettiti qui…….”
La fece entrare nel camerino accanto al mio e mentre la donna si provava qualcosa vidi chiaramente, dallo specchio, due occhi protetti da due occhialini tondi che mi fissavano.
Ero pietrificata, vidi che guardava il mio culone esposto e poi mi guardava negli occhi attraverso lo specchio, poi tornava sul culo nuovamente.
Era sicuramente in imbarazzo pure lui anche se niente rispetto alla mia situazione, ma era chiaro che fosse interessatissimo ed anche, per fortuna, che voleva tenersi questa cosa per se senza condividerla con la donna che accompagnava.
Dopo momenti interminabili nei quali mi sembrava quasi di percepire fisicamente la pressione dei suoi occhi sulle mie forme oscenamente esposte…..
“come mi stanno?”
“si…stai benissimo, ma provati anche l’altro paio”
E subito dopo lo vidi riapparire mentre io tremando come una foglia non sapevo proprio cosa fare e iniziavo ad immaginare scenari terrificanti del tipo che la vigilanza mi portava via senza gonna mentre tutto il locale inveiva contro di me, oppure il direttore che mi portava nel suo ufficio e minacciava di farmi arrestare sempre a culo nudo.
Per fortuna il tipo ...