1. Come verità


    Data: 27/02/2019, Categorie: Incesti Autore: Edipo

    ... nella nostra mi sedetti sulla panca pensando alla figura fatta; dato però che ce l'avevo sempre duro mi tolsi lo slip e iniziai a masturbarmi furiosamente. Ero intento a questa attività quando la porta si aprì e apparve la zia che fece appena in tempo a dire: "Stai meglio ?" e mi vide con il coso in mano. Chiuse la porta e si avvicinò. "Come mai sei così arrapato, piccolo ?". "Per te" risposi, mentendo abbastanza. Scoppiò a ridere. "Ma non ti vergogni, che direbbe la tua mamma ?" chiese e si sedette sulla panca. "Vieni qui" disse e non appena le fui vicino mi accarezzò proprio lì dicendomi: "Sei davvero cresciuto, sai ? Io me ne intendo." Mi mise le mani sulle natiche, mi attirò a sé e mi diede diversi baci proprio sulla punta di quello che chiamava "il mio giocattolo". Mi fece sedere sulle sue coscione e cominciò a dimenarmelo senza indugio. "Non te l'ha mai fatto nessuno, eh?" chiese e non era il caso di contraddirla ricordando quello che mi avevi fatto tu, sua figlia. Mi fece arrivare e come te due anni prima si precipitò a eliminare le mie tracce; per pulirmi il pene adoperò la lingua con un gusto che credo derivasse da un lungo periodo in cui non aveva potuto fare un giochetto che con tutta evidenza le piaceva molto: ma con un ragazzo vergine poteva ingoiare il suo succo senza timore di malattie. "Usciamo adesso prima che tua madre si accorga di qualcosa". La notte non dormii pensando a quanto era successo e mi chiedevo se ci sarebbe stata un'altra occasione di intimità ...
    ... ma non sapevo come sarebbe potuto accadere. Ecco che due giorni dopo mia madre disse che sarebbe andata con l'auto alla città più vicina per degli acquisti; mi offrii di accompagnarla ma lei mi disse di restare con la zia per non perdere una giornata di mare. Restammo soli e non andammo nemmeno in spiaggia perché il cielo era diventato scuro e non c'era speranza di prendere il sole. "Che vuoi fare oggi, zucchero ?" mi chiese provocante. "Vuoi scopare ?" "Oh, sì, ti prego" "Non c'è bisogno di pregare. Vieni, ora giochiamo a zia e nipote : ti spoglio tutto e faccio il bagno." Le bastò sfiorarmi e venni immediatamente sotto l'acqua scrosciante. Mi asciugò e iniziò a lavorare con le mani e la bocca. Mi eccitai nuovamente e compresi che era stata una sua malizia quella di farmi arrivare subito per poi potermi scopare con calma fino al secondo orgasmo. Si mise sopra di me e se lo infilò dentro con un movimento sussultorio che sembrava scuotere tutto il letto. Per dieci minuti mi scopò ora con furia ora con dolcezza, inarcando il sedere al quale le mie mani si erano appiccicate e porgendomi ogni tanto le mammellone che baciavo e succhiavo avido. Alla fine raggiunse l'orgasmo ed emise dei gridi di piacere che aumentarono la mia eccitazione e mentre lei mi inondava con i suoi umori io le venivo dentro. "Ora riposiamoci" disse. Il suo concetto di riposo era molto relativo. Prima dell'arrivo di mia madre inventò delle cose incredibili, le posizioni più inimmaginabili; era impressionante ...