L'amico nero di mio figlio p.4
Data: 03/03/2019,
Categorie:
Tradimenti
Autore: maialazzo
... lentamente. Intanto iniziò a chiedermi: "E' più grosso di quello di tuo marito?" ma io riuscivo solo a mugolare. "E' più lungo di quello di tuo marito? Rispondi troia!" e io "mmmhhg... sì.. mmmhh" "Sì, cosa???" e io, cercando di concentrarmi "Sì.... mmmh è più grosso! Ahhh... fai piano!" e cercavo di mettergli una mano sul ventre per non farlo arrivare fino in fondo, perchè quando sbatteva contro la cervice mi faceva male. Mi scopò così per una decina di minuti, durante i quali prese un ritmo deciso, martellante, facendomi avere un paio di orgasmi. Poi mi girò, in ginocchio appoggiata al letto, e mi prese da dietro ancora per un pezzo, facendomi godere e gridare. Mi si avvicinò all'orecchio da dietro e, mentre continuava a pomparmi con quel paletto nero, mi sussurrava frasi del tipo: "Lo senti come è duro? Lo senti come ti apre? Ti piace il cazzo nero, vero? Ti piace il cazzo grande eh? Sei una troia, vero?" e ogni volta pretendeva che gli rispondessi, altrimenti lo tirava fuori fino a quando non gli rispondevo fra i singulti in maniera comprensibile. Iniziò ad aumentare il ritmo e sentii che si avvicinava anche lui a godere, finalmente: la mia figa cominciava ad essere in fiamme. Mi sborrò dentro, onda dopo onda, sapevo bene quanto poteva godere, così attesi paziente che finisse di svuotarsi le palle dandomi le ultime bordate di mazza, che mi portarono a godere ancora. Avevo avuto più orgasmi in questo amplesso che nell'ultimo anno con mio marito, e comunque erano stati di ...
... gran lunga più intensi.
Appena si fu svuotato, senza darmi il tempo di riprendermi, mi prese di nuovo per il polso, mi fece alzare e mi trascinò in bagno; pensavo ci saremmo rinfrescati, magari per ricominciare dopo, invece mi fece piegare sul lavandino e mi sbattè di nuovo il cazzo in figa da dietro! Non si era ammosciato di un millimetro, beata gioventù... Mi pompò così per un bel pezzo, facendomi godere di nuovo, poi mi mise in ginocchio per terra, con le braccia e la testa appoggiate alla vasca da bagno, e mi cavalcò ancora, e a lungo. Continuava a dirmi cose oscene: "Uummmh, sei così stretta, sembri vergine. Sei sicura che tuo marito ti scopi? Ummm, dopo oggi non lo sentirai più il suo cazzetto!" e ogni volta che la figa si contorceva per l'orgasmo mi diceva: "Ma quanto sei troia? Senti quanto ti fa godere il mio cazzo nero?" Quando lo estrasse per godere, mi fece girare e mi sborrò davanti; sul petto, in faccia, sulla pancia, evidentemente ne aveva ancora di riserva! Pensai che questa volta fosse finita davvero, invece mi fece alzare di nuovo, mi prese ancora per il braccio e mi portò in cucina. Mi face sdraiare a pancia in su sul tavolo, appoggiò i miei piedi sulle sue spalle e mi penetrò di nuovo, di colpo, senza avere perso ancora minimamente rigidità. Mentre mi scopava così mi pastrugnava le tette con le mani e mi diceva: "Che corpo da troia, fatto per godere, e per far godere! Sembri fatta apposta per il mio cazzo", poi mi infilava due dita in bocca e mi pompava ...