1. Va all'inferno


    Data: 03/03/2019, Categorie: Comici Autore: Maks, Fonte: EroticiRacconti

    Finsi di ascoltare distratto e indifferente la notizia, voltandomi verso la sala fumatori alla ricerca di una cameriera. Di colpo mi sentii mancare: il vociare confusionario dei clienti, le luci soffuse su pareti granata, un sudore freddo lacrimava sulla mia pelle ... la beatitudine di una bevuta tra amici si tramutò in un inferno! In mano il boccale svuotato tremava dallo sgomento che soffocava in gola la mia disperata richiesta di birra. Tra i miei amici il discorso proseguiva stucchevole, intriso di invidia e malignità. Lo seguivo confuso, tra la curiosità dissimulata di un ex innamorato deluso e le difficoltà di concentrazione dei soliti eccessi del venerdì sera. - ... Sì oh, si sposa con uno che ha conosciuto nemmeno sei mesi fa! - Ah ah, quanto durerà, si accettano scommesse! - ...conoscendo la tipa, chissà i corni! - Forse è incinta allora! - Ma di noi però... non invitare nessuno... è sempre stata spietata quella! - ... oltre che troia! - Oh, magari ancora deve arrivarci la partecipazione... Vi immaginate? - Ma no... si sposa domani, in quella villa di lusso sul colle! Quelle infondate infamie aggiunsero rabbia al mio sconcerto. Mi alzai per andare al bancone e allontanarmi da quell'insopportabile gossip da sfigati... che ne sapevano loro di Francesca, sempre sotto accusa, sempre a giudizio, invidiosi della libertà con cui si era saputa godere la giovinezza. Appena un passo e focalizzai quell'ultima frase: cavolo, io per quel sabato ero stato cooptato dai Second ...
    ... Circle per sostituire il loro bassista ad una festa di matrimonio al Luxory Hotel... No, non era possibile! Cercai un appiglio nel nulla intorno. E caddi, come corpo sbronzo cade. Rinvenendo enfatizzai l'accento da ebbro per giustificare la mia perdita di equilibrio... meglio passare per il solito metallaro sbronzo piuttosto che tradire il mio dolore per quella notizia. Sì, dolore, perché non c'è maggior dolore che ricordarsi del tempo felice nella miseria dei quei miei giorni di solitudine; dopo anni bruciati nella frivolezza, capace solo di rapporti di una notte, sentire di amici in giro che mettevano ordine nella vita mi frustrava ogni volta, figurarsi se poi si trattava dell'unica ragazza di cui ero profondamente invaghito da decenni, da quando in terza liceo ci confessammo l'un l'altra il primo sentimento amoroso. Gli sfioramenti tra le logaritmiche e il primo bacio al quinto canto dell'Inferno, non poteva andare altrimenti, poi gli interrogativi adolescenziali, interminabili disquisizioni di filosofia... liberare i pensieri sui temi dell'esistenza, dei sentimenti, dei comportamenti umani, e scoprire che nell'infinito oceano delle congetture, le nostre menti si muovevano all'unisono, seguendo rotte simili e approdando alle stesse conclusioni: sì, saremmo stati felici nella vita, assecondando gli istinti del corpo e della mente, fregandocene dei pregiudizi della gente, ce lo giurammo! Quando ci perdemmo, quella affinità elettiva consolava il mio dolore, con la ferma ...
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