1. Va all'inferno


    Data: 03/03/2019, Categorie: Comici Autore: Maks, Fonte: EroticiRacconti

    ... convinzione che nella vita ci saremmo ritrovati, inevitabilmente destinati a sè. Dopo un anno di liceo scomparve, per trasferirsi in un altro istituto. Orgogliosi e superbi non ci cercammo più, ma non tradimmo la nostra promessa: di lei mi giungevano voci di esami bruciati all'università e di una folgorante carriera nella ricerca; io invece lasciai perdere gli studi e mi dedicai solo alla musica e ai vizi connessi. Per anni la sognai non so quante notti, la immaginavo con me ogni volta che mi scopavo la sciatta di turno dopo un concerto, parlavo con lei quando affogavo di solitudine, finché non ci ritrovammo davvero, ma nella peggiore delle circostanze: fidanzata col mio fratello maggiore! Inverosimile e pazzesco, quanto inevitabile riscoprire la nostra antica sintonia, per poi abbandonarci al peccato, al tradimento, diabolici e senza remore. L'avevamo stabilito insieme quel giorno, ispirati da quel canto: mai sottomettere il desiderio al raziocinio! Come me, Francesca col tempo si rivelò una peccatrice carnale nata: fieramente rassegnata alla sua debolezza, irresistibile com'era finì per sfasciare rapporti e famiglie, incapace di restare a lungo dentro una relazione monogama, e non per soddisfare il capriccio di una notte, ma per assecondare sincere pulsioni di passione, talmente intense da bruciare con maggiore rapidità di quella con cui sorgevano. Inseguire la felicità fedeli a sé stessi, quanto di più semplice per godersi appieno la vita, eppure pochi hanno davvero il ...
    ... coraggio di farlo. La conferma nelle parole avvelenate della gente che ignorante etichettava e invidiosa commentava. Di fronte al rischio di ferire mio fratello, ci perdemmo di nuovo, e di nuovo la idealizzai come l'amore della vita negato da circostanze sfortunate, sconvenienti. E ora il suo matrimonio, l'atto col quale avrebbe giurato fedeltà e amore eterno ad un altro, sancendo la sconfitta definitiva di ogni mia ambizione romantica. Cosa fare? Disdire e costringere il gruppo a cercare un altro sostituto all'ultimo momento o assistere inerme, e addirittura celebrare con la mia musica, l'inverosimile giuramento di amore eterno di Francesca ad un altro? Rincasai mezzo sbronzo, e insonne tornai ai giri di basso da rivedere per l'indomani. Affidai ai cannoni il controllo dell'ansia crescente, a scapito del sonno, con la mente che fuggiva scatenata alla prima notte in cui tradimmo il rapporto con mio fratello. Certo deprecabile la mia condotta, ma quegli incontri di dieci anni prima restavano per me ancora insuperati, leggendari. Francesca, non più acerba liceale, era allora una semidea dalle proporzioni perfette: labbra morbide e scolpite, glutei tondi e morbidi, ma soprattutto quegli occhi grandi e profondi, due abissi che imprigionavano senza possibilità di scampo. Non riuscivo a smettere di scavare nei ricordi da cui gradualmente emergevano particolari sempre più erotici, eccitanti, incredibili, che a loro volta rinnovavano il mio desiderio di lei in una spirale perversa: ...