1. I piedi di Chiara - Parte I


    Data: 10/10/2017, Categorie: Feticismo Autore: Power2Pleasure, Fonte: EroticiRacconti

    Parte I - Dove tutto ebbe inizio Suonò il campanello. -Sto arrivando, un minuto solo e vi apro! Mi rimisi la maglietta, col caldo afoso che c'era non me la sentivo di sudare, non finché non sarebbero arrivati Lucio e Chiara. Scesi rapidamente le scale e arrivai alla porta d'ingresso dell'appartamento. Quella sera i miei coinquilini erano fuori casa, e ne approfittai per invitare il mio compagno di corso Lucio per vedere un film. Mi chiese se potevo invitare la sua morosa Chiara. Naturalmente risposi di sì. Ammetto che avevo un debole per lei. Era una straordinaria ragazza alta e bionda di tre anni più grande di me e Lucio, studiava Architettura e nel tempo libero si dedicava alla pittura. Adoravo il suo carattere, ed il suo corpo, ed impazzivo particolarmente fantasticando sui suoi piedi. Appena la conobbi fui sicuro di essermi preso una cotta per lei, trattandosi però della ragazza di un mio amico feci di tutto per nascondere i miei sentimenti e finii per dimenticarla. "Mai giocare con la donna degli amici", continuavo a ripetermi come un mantra. Lucio invece lo sopportavo a malapena. Avrei dovuto ignorarlo voi penserete, ma si vede che non siete mai stati in una classe di Ingegneria in un'università di provincia. Lì se ti dicono "buongiorno" alle macchinette è già tanto, figurarsi chiedere aiuto o scambiarsi gli appunti. Lucio fu l'unico ad avvicinarsi ad un nerd come me. Non che abbia nulla contro i nerd, ormai vanno di moda, ma in certi ambienti se sei fighetto fai ...
    ... sicuramente più successo, e di sicuro non vai a perdere tempo con quelli nerd come me. Lucio, invece, sembrava gli piacesse stare con me. Io soffrivo molto i suoi modi sempre bruschi e un po' rudi, ma d'altronde è meglio tenersi buone certe amicizie. E poi benché mi umiliasse sapere che il mio amico era morosato con una ragazza così bella mentre io ero perennemente single, non volevo smettere di vedere Chiara. Ci salutammo e li feci accomodare. La casa era un po' tutta un gran disordine, ma c'era molto spazio e la sala aveva due divani grandi e uno schermo del computer con delle casse che mi ero portato da casa per godermi in maniera più decente i film, non sopportavo i monitor piccoli o tanto meno guardare un film al cellulare. Non feci in tempo ad accomodarli, che Lucio era già spaparanzato su uno dei due divani senza nemmeno levarsi le sneakers, e scorreva giù il feed di Facebook fissando il suo iPhone. Chiara era rimasta in piedi in mezzo alla sala. -Visto che Lucio si è già accomodato, perché non ti sistemi anche tu, Chiara? Io intanto vado a prendere da bere... -Sei sempre gentile, Luca. Non come questo disgraziato che pensa solo a gettarsi sul divano! -Stai un po' buona, donna, che ti lamenti solo di cazzate! -Ma senti chi parla! Non aggiunse altro, si sedette sull'altro divano ed estrasse lo smartphone dalla borsetta. Mentre andavo in frigo a prendere una pepsi e due birre, pensai a quanto ingiusta fosse la vita. Come poteva una ragazza intelligente e pacata come Chiara ...
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