1. I piedi di Chiara - Parte I


    Data: 10/10/2017, Categorie: Feticismo Autore: Power2Pleasure, Fonte: EroticiRacconti

    ... correre dietro ad un simile individuo che faceva di professione lo stronzo? Evidentemente alle donne piacciono i tipi del genere, ormai aveva visto fin troppe situazioni simili. -Ecco qua. Fresche di frigo. -Che film volete mettere?- domandò Chiara. -È uscito l'ultimo della Lega dei Vendicatori, vediamoci quello! -disse il suo fidanzato. -Quello? Che noia... -Ma se è una figata! Lucio insistette. Non aveva assolutamente intenzione di vedere altro. -Senti, che palle! Decidi sempre tu! -Non è colpa mia se hai gusti di merda in fatto a film. -Avrai tu dei gusti di merda! -Tu non capisci proprio niente. -Che stronzo che sei! -Sentite- interruppi timidamente. -Perché non ci vediamo quel film e non litighiamo? In fondo è solo un film, passa in fretta... -Va bene, ma solo perché lo vuole Luca. Lucio non disse nulla, aveva ottenuto quello che voleva, come al solito. Non osavo dare ragione a Chiara, le avrei senza dubbio sentite da Lucio, ha un carattere troppo di merda per lasciar correre. Spensi le luci e feci partire il film, mi sedetti nel posto libero a fianco di Chiara, sorseggiando il bicchiere di birra tedesca che mi ritrovavo in mano. Il film, come preannunciato, era una palla allucinante. Quegli stramaledettissimi film di supereroi sono una piaga, tanta azione, tanta gnocca e poca sostanza, il tutto condito con lacunosi errori di sceneggiatura. Persino un bimbo avrebbe scritto meglio i dialoghi. Chiara era attaccata al suo telefono, stava guardando le storie di Instagram ...
    ... delle sue amiche, mentre Lucio pian piano aveva un'aria sempre più assonnata, e dopo solo mezz'ora di film chiuse gli occhi e si addormentò. -Che stronzo però, eh? -sussurrò Chiara al mio orecchio sinistro. -Decide il film e poi nemmeno lo guarda. Non osai rispondere. Ero esattamente in mezzo, e qualsiasi cosa avrei risposto mi sarei inimicato uno dei due. -Guarda che puoi dirmelo, sta dormendo, ti dico io. -Un po' sì, ogni tanto.- risposi timidamente. -Come fai a sopportarlo tu?- Mi chiese. Avrebbe avuto più senso che qualcuno rivolgesse a lei quella domanda. -Con lui sto bene.- risposi frettolosamente. -Non dire stupidaggini. Stai con lui solo perché è l'unico che ti aiuta. Rimasi di sasso. Aveva perfettamente colto nel segno. Sono soltanto un misero studente fuorisede, e lui era l'unico contatto degno di nota che avevo. Se avessi perso lui, sarei rimasto da solo. -Guarda che me lo dice spesso, che ti prende in giro perché sei un po'... -Un po' cosa? -Insomma esce con te perché così rimorchia meglio. Diventai tutto rosso per l'imbarazzo. Era vero, lui era un ragazzo figo, un vincente, mentre io ero solo un timido perdente. E lui aveva Chiara. D'un tratto mi resi conto che Chiara si era sfilata le ballerine lasciandole sul pavimento, ed era rimasta soltanto con i suoi splendidi piedi nudi girata verso di me con il suo bellissimo quarantatré di piede sulle mie gambe. Mi ritrovai i suoi piedi a quaranta centimetri dalla mia faccia. Fu come se la temperatura della stanza fosse di ...