Quattro tori per due vacche (bonus track)
Data: 04/03/2019,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: crigio
... mani di Alfio agguantano i fianchi di Bruno e il suo bacino comincia a sbattere contro le terga del troione. “Che buttana! Che vacca, porca troia!”, impreca il siciliano, mentre fotte come un ossesso il poliziotto. Bruno continua a leccarsi le labbra, mostrando di gustarsi letteralmente la monta. Alfio, invece, si muove in modo sempre più scomposto, ma, a quanto pare, con grande efficacia, visto che il troione gode incessantemente.
Solo dopo diversi minuti Bruno manifesta segni di cedimento: la sua fronte si aggrotta e digrigna i denti, mentre la mani stringono il lenzuolo, come se volessero strapparlo via. D’improvviso, sgrana gli occhi e spalanca la bocca: non ansima più. È in apnea e le sue membra vengono percorse da un’intensa convulsione. La schiena si inarca e il suo petto viene tutto in fuori, tanto che riesco a vedere i suoi capezzoli raggrinziti per quanto sono duri. La punta esce completamente dalle aureole e anch’io mi sorprendo a leccarmi le labbra: ho l’acquolina in bocca per la voglia di succhiarglieli.
Nel frattempo, Alfio continua a sfondargli lo sfintere: sembra non essersi reso conto che il suo puttanone ha raggiunto l’orgasmo anale. D’altronde, la cosa non dà fastidio neanche a Bruno, il quale continua a prendersi i colpi di cazzo su per il culo fino alla conclusione dello spasmo. Anzi: dopo, esorta pure lo stallone a darci dentro, consapevole che la verga può regalargli ancora molto piacere.
E infatti, sul volto del poliziotto si dipinge di ...
... nuovo un largo sorriso, mentre con una mano si massaggia il petto per smorzare un po’ la libido. D’improvviso, afferra Alfio per una chiappa e, con un colpo di reni, fa sì che entrambi si ribaltino cadendo di lato e assumendo la posizione a cucchiaio. Bruno tiene una gamba sollevata, sotto la quale lo stallone mette una mano per sorreggergliela, e, una volta sistematosi, lo il siciliano ricomincia a pistonare. Così sdraiati, posso vedere perfettamente la minchia entrare ed uscire dall’anellino del poliziotto, tutto incorniciato da un schiuma bianca, un misto di bava e di secrezioni anali.
Bruno si porta una mano allo scroto e, allungando le dita verso il perineo, se lo massaggia, proprio come ha fatto poco fa con quello di Alfio. A quanto pare, questa stimolazione amplifica il suo piacere, tanto che si struscia contro il corpo del maschione come una gatta in calore, contorcendosi e mugolando. Nell’estasi in cui è sprofondato, il troione estende ancora un dito e se lo infila su per il culo, unendolo alla mazza che glielo sta già perforando. Lo piega ad uncino e tira verso l’esterno.
Proprio come succede a me, anche per lui questa ulteriore dilatazione è devastante. Il suo corpo comincia, infatti, a scuotersi di brutto, tanto che Alfio rallenta la scopata, forse perché spaventato. Stavolta si accorge della reazione del poliziotto e teme che si stia sentendo male.
“NON… FERMARTI… CAZZO!!!”, gli ordina però Bruno, e lui riparte più veloce e più potente di prima. Del dito ...