1. Il nostro gioco


    Data: 04/03/2019, Categorie: Etero Sensazioni Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu

    Io m�aspettavo persino la luna, le stelle e i contorni vari, che cretina che sono stata, scegliendo d�anteporre il commiato da te per trattenermi in tranquillità gustandomi appieno in completo isolamento la stagione autunnale nell�alloggio nascosto dentro quella boscaglia. Per dirla tutta non sembrava, finché non ci sei concretamente dentro, eppure qua &egrave un vero esilio, un isolamento, a tratti la morte civile in persona, sì ecco, continuiamo così, facciamoci del male a più non posso. Per quanto concerne l�abbandono la sensazione &egrave davvero perfetta, dal momento che mi ritrovo coinvolta in un silenzio cupo, direi pressoché tombale. Perfino il mio cane m�ignora, in quanto dorme beato davanti al fuoco e se lo chiami sposta soltanto un sopracciglio, non apre nemmeno gli occhi, neppure accenna a drizzare le orecchie, perché sembra imbalsamato. Lui fa finta di non sentire per timore che io gli dica d�uscire, eppure &egrave l�unica anima viva nel raggio di cinque chilometri da me, mentre io sono solamente un�ottusa e cretina, per nulla pazza.Fuori naturalmente piove, tenuto conto che fulmini e tuoni avrebbero creato un�atmosfera un po� noir e per di più tenebrosa generando una tensione insolita, un brivido strano. No, in verità &egrave solamente una pioggia fitta e incessante, un muro d�acqua omogeneo lungo da qui fino al mare. Una noiosissima pioggia autunnale, visto che io non so più tremare, in quanto l�umidità sulla superficie del vetro sta velando anche l�infisso, ...
    ... in tal modo passo la mano per ritrovare la trasparenza, ma oltre il vetro c�&egrave un�oscurità densa tale che non fa indovinare alcun orizzonte. Riesco a malapena a vedere il selciato intorno alla casa, un principio di prato, con la sagoma incerta dell�albero del melo, indago cercando d�adeguare le pupille per l�assenza di luce per esaminare le alture là in lontananza, malgrado ciò non individuo nulla. Accidenti pure a me, a quel giorno e alle mie manie campestri spropositate del cazzo, poiché Giuliano me l�aveva riferito:�Non arriveremo prima di domenica alle undici. Dici seriamente? Perché vuoi andarci da sola? Correrai il rischio di suicidarti per la malinconia�.�Mi prendi in giro? E da tanto che aspetto questo momento, suppongo che sarà incantevole e suggestivo. La macchia della boscaglia lassù apparirà presentandosi come un�esplosione multiforme di tinte e le ore notturne saranno favolose, dal momento che in seguito io farò da mangiare, mi rilasserò, mediterò e trarrò beneficio dalle fiamme del caminetto acceso� - ribattei io peraltro entusiasta, gioiosa e sorridente.Io sono cretina, masochista e persino sciocca, in fondo, dentro casa c�&egrave un calduccio gradevole da permettermi di restare senza calze né scarpe. E� inutile che me la racconti cercando appigli e pretesti particolari, questa &egrave una di quelle situazioni da cui si viene a capo unicamente con un�estenuante, una fiaccante e una voluttuosa maratona di sesso, la disamina del piacere, la rassegna della ...
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