1. Un urlo di liberazione (parte ii)


    Data: 05/03/2019, Categorie: Etero Autore: SoffioDiMistral, Fonte: Annunci69

    Quando dopo una settimana infilo la chiave nella toppa dell’appartamento mi ritrovo a pensare che quasi quasi è un peccato che l’incontro con James sia stato un caso fortuito. Devo ammettere che i miei pensieri nei giorni scorsi sono stati di tutt’altro tenore rispetto a quelli che mi avevano così turbato l’altra settimana. Non che questo agli atti pratici faccia molta differenza comunque. La più probabile delle ipotesi è che non lo vedrò più, e anche se dovessi incrociarlo ancora cosa potrebbe succedere? Nulla, a meno ché non…
    
    -Ciao Laura- mi accoglie allegramente una voce appena varco l’ingresso dell’appartamento.
    
    Ho un sussulto. James spunta dal bagno avvolto in un accappatoio nei toni del marrone.
    
    -Ciao- rispondo sorpresa. –Non mi aspettavo di vederti anche oggi. – Non sono solo sorpresa, e il tono rilassato della mia voce è decisamente diverso rispetto a quello imbarazzato e a disagio di una settimana fa. C’è una parte di me che non è del tutto dispiaciuta di vederlo.
    
    -Oggi sono eccezionalmente a casa, mi sono preso una giornata libera.
    
    -Oh, capisco. Beh, se vuoi io…
    
    -Non ci provare di nuovo, eh? Non voglio che torni un altro giorno. Però io non avevo intenzione di uscire oggi, se non ti secca che io resti qui mentre lavori.
    
    -Ma no, ci mancherebbe, per me non fa differenza.
    
    Se non disturba te…
    
    Certo, come no, non fa differenza. A chi la vuoi dare a bere? Ne fa invece. Il pensiero di lavorare con l’americano in giro per casa qualche pensiero me ...
    ... lo fa venire, inutile nasconderlo . Comunque, vado al lavandino e comincio a lavare i piatti.
    
    James sparisce in camera e ritorna poco dopo in abbigliamento da casa, pantaloni della tuta grigi e maglietta nera. Si mette comodo sul divano, mentre lavo i piatti gli giro le spalle e quando mi volto un attimo con la coda dell’occhio mi accorgo che mi sta spudoratamente guardando. Il sorrisetto che fa capolino sul suo viso lascia pochi dubbi sui suoi pensieri. Mi volto immediatamente, sapere che lui mi sta guardando in quel modo mi mette in agitazione ma cerco di fare finta di niente e continuo a lavare le stoviglie.
    
    Nonostante mi guardi bene dal volgermi ancora verso di lui, sento il suo sguardo su di me come qualcosa di fisico, come se fossero le sue mani e non i suoi occhi ad accarezzarmi, e i brividi che sento sono il risultato di quel contatto, di quel tocco.
    
    Sento un calore che comincia a salire dalle gambe e invadere la zona inguinale. Mi sto eccitando, sento che le mie resistenze stanno cominciando a cedere, e nella mia mente comincia a farsi strada l’idea che forse…
    
    Mi chino per rimettere il flacone del detersivo sotto il lavello, potrei abbassarmi in ginocchio con un gesto discreto, invece mi abbasso a novanta gradi, in modo che la camicetta che indosso sopra i leggins si alzi quel tanto che basta da offrirgli lo spettacolo del mio fondoschiena. So che lui mi guarda in questo momento e io lo sto provocando, e questo gioco mi eccita, e molto.
    
    Mi sposto nel ...
«123»