1. La Rapina


    Data: 05/03/2019, Categorie: Sesso di Gruppo Dominazione / BDSM Trans Etero Autore: giuliadv, Fonte: RaccontiMilu

    Erano le ore 18, circa, di un normalissimo pomeriggio e, come al solito, Francesca era a svolgere il suo lavoro come commessa nella piccola gioielleria di un quartiere semiperiferico. Era piuttosto carina, Francesca: 20 anni, alta sul metro e sessantacinque, capelli rossi ricci lunghi, occhi verdi, un seno abbastanza prosperoso, un sederino tondo ed un corpo complessivamente ben tornito. Di carattere, invece, era piuttosto timida e vestiva in maniera sobria ma elegante: una vestina leggera, lunga, azzurra con decorazioni rosse ed un paio di sandali col tacco. Quel giorno l'attività languiva e, c'era peraltro anche poca roba in negozio, così che il titolare aveva pensato bene di uscire per andare a sbrigare altri affari, lasciando sola la ragazza che ben conosceva e di cui sapeva di potersi fidare: del resto era urgente andare a procurarsi una nuova telecamera per la porta, visto che quella che c'era era stata distrutta da qualche vandalo. Dopo lunga attesa era arrivata finalmente la prima cliente: scura di pelle, abbigliamento estramamente provocante, molto alta e molto prosperosa. Non ci voleva in realtà molto ad intuire come si trattasse di una trans, per quanto molto curata qualche aspetto di mascolinità ogni tanto emergeva... Dalia (la cliente trans) chiese di vedere alcuni ciondoli, ma sembrava sempre insoddisfatta, poi passò agli orologi e, in pochi minuti, riuscì a far praticamente confondere la povera commessa, alle prese con scatole su scatole. Così, distratta ...
    ... dalle mille richieste della cliente, Francesca, sentito suonare, aprì la porta: sarà il titolare - immaginava - oppure qualche altra cliente... E fu appena un attimo che un uomo, a volto scoperto, brandendo una pistola, gelò la commessa e la cliente:"Ferme signore! Questa è una rapina: non fate scherzi o vi finisce male!" Dopo lunghi secondi di silenzio e di paura l'uomo intimò alla commessa di aprire la cassa: la trovò, com'era prevedibile, praticamente vuota come pure la cassaforte coi diamanti. Sempre più nervoso si voltò verso la vetrina degli orologi ma anche lì non trovò soddisfazione."Male, molto male!" - esclamò - "O qui avete nascosto tutto altrove, e allora vedi di muoverti a trovarlo" - proseguì rivolto alla commessa - "o qui finisce davvero male!" La cliente tentò d'intervenire su Francesca:"Ti prego, dagli quello che vuole sennò ci ammazza..." La commessa però sapeva bene che non c'era certo niente da fare e si mise disperata a piangere:"Ti prego, qui non c'è altro... prenditi quello che vuoi... non sto nascondendo davvero niente..." L'uomo si fece più scuro in volto e controllò velocemente tutti i cassetti e gli sportelli che la commessa, prontamente, gli aveva aperto, per constatare che, in effetti, la ragazza non aveva mentito."Mmm" - gridò l'uomo - "cioé sarei venuto a rischiare per niente? No! Non mi sta per niente bene..."- proseguì, agitando la pistola E mentre Francesca continuava a piangere, Dalia intuì l'unica possibile via d'uscita: "Ti prego, ti daremo ...
«1234»