1. La secchiona vogliosa - parte 3


    Data: 06/03/2019, Categorie: Etero Sesso di Gruppo Dominazione / BDSM Autore: akito, Fonte: RaccontiMilu

    La mattina dopo iniziò nel peggiore dei modi, le professoresse stavano svegliando tutti, e il mio amico ed io ci prendemmo una bella ramanzina, poiché del gruppo nostro eravamo gli unici non vestiti. Andammo a fare colazione, ci potevamo sedere dove volevamo, e ci recammo al tavolo della nostra amichetta , in compagnia delle sue amiche di stanza.- Allora ragazze, avete dormito bene? Che cosa avete fatto prima di dormire? – disse il mio amico in tono malizioso- Qualsiasi cosa abbiamo fatto non vi interessa, e voi cosa avete fatto? Vi siete toccati a vicenda? O avete parlato di cose da nerd? Ahahah- rispose una delle quattro, la più zoccola.- Mah non proprio, noi siamo stati fuori l’hotel a fare una passeggiata e a cazzeggiare, le solite cose. Possiamo metterci qui a fare colazione o è zona vietata? - domandai .- Certo che vi potete mettere, almeno ci raccontate qualcosa sui nerd. Sapete,ci hanno provato con noi ieri. Noi li abbiamo smerdati subito – disse l’altra ragazza ridendo.- Immagino, le solite cose vostre, perché a voi piacciono ben altri soggetti – affermai guardandola negli occhi con un sorrisetto da arrogante.Si flirtava con gli occhi, io e lei avevamo un’intesa di sguardi impressionante, finché il mio amico non interruppe il silenzio- A proposito, ci serve un favore, dobbiamo parlare un attimo con la piccola secchiona, ce la prestate? Non ve la mangiamo mica- sorrise il mio amico.Ci alzammo, andammo nel salone, al solito divanetto, nella solita posizione,e ...
    ... ordinammo all’insaputa dei professori tre caffè, due corretti alla sambuca e un espresso.- Allora signorina, come hai passato la notte? Ti sei lavata bene? E che scusa hai detto a quelle puttane di là? – disse il mio amico mentre le accarezzava l’interno coscia.- Non ho detto niente di che, ho detto la stessa cosa che ho detto alle professoresse, tranne che c’eravate voi – disse lei con lo sguardo a fissare il movimento del mio amico sul suo corpo- Che brava ragazza, ieri ci hai difeso anche, brava davvero, e per questo avrai un premio speciale, dopo la scampagnata ci avrai di nuovo.- risposi leccandole l’orecchio e poggiando la mano sull’altra cosciaCe ne andammo in stanza a preparare le ultime cose per la scampagnata al prato, in camera ci fu l’ennesima discussione con i due sfigati- Dopo ci dovete lasciare la stanza, abbiamo da fare e non potete stare con noi – disse il mio amico mentre chiudeva lo zainetto- E noi dove andiamo? E cosa dovete fare? Siamo compagni e non potete lasciarci fuori così- ribatté uno dei due.- Allora non ci siamo capiti voi dovete sloggiare altrimenti- rispose il mio amico- dai lascia stare, facciamoli stare in santa pace, altrimenti diranno tutto alle professoresse- dissi fermando la sua furia- potete rimanere qui,però, dovrete coprirci se ritardiamo ok? – domandai- Ok, va bene cosi, lo sapevo che con te si poteva ragionare – rispose con aria di lode nei miei confronti- Allora intesi così, se non ci coprite, sarà peggio per voi- aggiunse il mio compagno ...
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