La secchiona vogliosa - parte 3
Data: 06/03/2019,
Categorie:
Etero
Sesso di Gruppo
Dominazione / BDSM
Autore: akito
... sbattendo al muro quel nerd buono a nullaAndammo nel prato, disegnammo, e mangiammo dei panini all’ora di pranzo; mi alzai e andai a fare i miei bisogni dietro un albero, quando vidi la compagna di stanza della nostra schiavetta che parlava con il mio compare e lui la diresse da me. Mi affrettai a tirare su la cerniera e le chiesi cosa voleva.- Nulla, solo fare una chiacchierata con te, se vuoi ovviamente – disse lei accarezzandomi il petto e prendendomi la mano e portandomi a fare un giro. Arrivammo quasi al centro del bosco e lei cominciò, con aria da zoccola a guardarmi, scrutarmi, e mi parlò della schiavetta, che era strana, e che a colazione avevo ragione e tante altre cazzate, fin quando ad un certo punto non cominciò a tastare il mio petto, scendendo sempre più in giù arrivando al punto fatale, accarezzò per bene i miei jeans e mi guardò in faccia,con la sua aria da cagna che voleva essere saziata.- Che c’è? Non ti piace come accarezzo i tuoi jeans? Vuoi che coccoli meglio il tuo cazzo? O sei troppo fedele per fare una cosa del genere? – disse lei sfidandomiPensai qualche secondo e dopo decisi di lasciarla fare.- Forza, fammi vedere come lo coccoli – le risposi in tono.- Ma che bravo che sei, ora fammi vedere se sei dotato o sei inutile come quei due sfigati – aggiunse lei con voce da troia, perché nella nostra classe, la maggior parte l’avevano data a tutti o quasi o erano delle pompinare, solo poche erano da considerarsi vere ragazze. Mi sbottonò i jeans ...
... inginocchiandosi, e guardando la forma del mio membro lo cacciò e cominciò a succhiarlo, a leccarlo per tutta l’asta e risucchiandomi la punta come se mi facesse un succhiotto sulla cappella. Io godevo, era una pompinara fantastica, la nostra schiava non poteva competere con lei. Lei continuava, con un ritmo sostenuto, lentamente e dolcemente, sentendo la sua bocca vellutata su tutto il mio cazzo, che provò a prenderlo tutto nella bocca, non riuscendo nel suo intento.- Però, sei dotato, purtroppo non possiamo scopare, per mancanza di tempo, altrimenti mi sarei fatta impalare bene. Per ora accontentati e sborrami dentro la bocca – disse lei cominciando a segarmi il cazzo velocemente e succhiandolo da cima a fondo, leccando la mia punta ormai bagnata di saliva e sperma. Ansimavo come non mai, era stupendo, venni così tanto che anche le sue labbra e il mento si sporcarono. Mi accasciai a terra esausto. Vidi lei con aria soddisfatta mentre ingoiava tutto e con la mano si prendeva quello uscito fuori e succhiava il dito. Era felice, ed io estasiato. Rise e se ne andò facendomi i complimenti per la venuta e il membro e ritornò dalle sue amichette.Tornato dal mio amico, gli raccontai tutto e lui m’insultò per gelosia, e dopo aver riso ed esserci guardati in faccia come sempre decidemmo di tornare in albergo.Era il primo pomeriggio, tutti avevano il riposo fino alla sera, inviai un messaggio alla nostra vittima, la facemmo venire nel bagno dell’hotel. Si presentò com’era vestita la mattina. ...