Veglione di capodanno (3)
Data: 08/03/2019,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: crigio
... mazza dura e vibrante.
Quando il cazzo di Mario e ben rintostato, il mio amico si alza e va a sdraiarsi sul bordo del letto, spalancando le cosce e offrendo la sua rosellina al fratellone. Questo, piegando leggermente le ginocchia, penetra Giuseppe e lo fotte come un forsennato. Il mio amico si strizza una tetta e si strofina il buco dilatato dal fratello, come fosse un clitoride da stimolare.
D’improvviso, il padre esce da me e mi fa stendere accanto a Giuseppe, mi apre le gambe e mi impala di nuovo. Si volta verso Mario e tira fuori la lingua. Le loro bocche si avvicinano e le loro lingue si intrecciano. Mi giro verso Giuseppe e anche lui si avvicina a me per limonare. Quindi, si libera del cazzo del fratellone e monta sopra di me. Il mio sfintere si svuota e il corpo di Giuseppe ha un sussulto: il padre lo ha infilzato col suo palo e gli sta lavorando le budella. Qualche colpo e poi torna dentro di me. Si alterna tra il mio culo e quello del figlio senza dare segni di cedimento. Anzi, più scopa, più la sua verga diventa dura.
Intanto, Mario si è sdraiato sul letto e si accarezza lentamente l’asta. Giuseppe gli lancia un’occhiata e, scivolando su di me, va ad impalarcisi sopra. Anche il padre mi abbandona e, mettendosi alle spalle del figlio, fa scorrere la sua mazza su quella di Mario.
“Oh sì, bravi! Fottetemi bene! Lo sapete che sono la vostra troia, vero! Nessuno mi fotte come voi!”, geme Giuseppe. Io salgo in piedi sul letto e vado ad accovacciarmi sulla ...
... bocca di Mario che comincia a leccarmi e succhiarmi voracemente il buco. “Vuoi anche tu due cazzi su per il culo?”, mi chiede il mio amico. Io mi volto verso di lui e annuisco. Quindi, si alza e mi cede il posto. Prima mi impalo su Mario e poi il padre mi penetra da dietro. Giuseppe, invece, prende il mio posto sulla faccia del fratello.
Ho il buco del culo dilatato all’inverosimile e so bene che cosa mi succede in questi casi. E infatti, non ci vuole molto prima che la temperatura del mio corpo aumenti. “Papi” se ne accorge e, preoccupato, mi chiede: “Va tutto bene?”.
“Oh sì! Non smetta, qualsiasi cosa succeda!”, gli ordino, e, rassicuratosi, riprende a pistonarmi pesantemente. Le braccia e le gambe cominciano a tremare ed il mio sfintere spinge in fuori, allargandosi sempre più. L’uomo mi accarezza i fianchi e, salendo verso il mio petto, quando arriva ai capezzoli li strofina con i palmi delle mani. Quel contatto è la miccia che fa esplodere l’orgasmo. Tutto il mio corpo viene percorso da un terremoto e un rantolo cavernoso esce dalla mia gola. Una convulsione e mi dilato.
“Cazzo, ragazzi! Sta avendo un orgasmo anale!”, sbotta “papi”. Probabilmente, nella sua esperienza deve averne visto qualcuno, a differenza dei figli, che, invece, non si rendono conto di niente. Allora, aumenta la frequenza della scopata e lo strofinamento lungo le pareti interne del culo mi provoca un’altra convulsione. Lo sfintere si restringe strizzando le due verghe. “Papi”, però, riesce a ...