Affinità ben radicate
Data: 11/10/2017,
Categorie:
Etero
Sensazioni
Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu
... la prima panchina tra gli alberi è la nostra, ci chiniamo insieme sulla caviglia disastrata che poi tanto disastrata non è, mentre le nostre mani si sfiorano. In quel frangente succede qualche cosa, un contatto improvviso come un temporale d�estate, forse è colpa di tutta quest�insolita tenerezza che provo per lui, oppure l�uomo si è accorto di quanto è liscia la mia pelle, non lo saprò mai. In ogni caso ci rialziamo e rimaniamo a squadrarci per un attimo, poi i nostri visi s�avvicinano lentamente e le labbra si sfiorano appena, come se volessimo assaggiarci per finire a baciarci toccandoci dappertutto.Le sue braccia sono forti, hanno un�energia e una sicurezza che disorienta, consapevole e controllata dove io crollo con riconoscenza come in una totale passione. Eccitazione e slancio che attualmente per noi due arenati su di un�isola deserta è una specie d�amoroso e sollecito calore da regalarci a vicenda, come un dono prezioso e irrinunciabile. Così Pietro infila una mano sotto la gonna e lentamente risale tra le cosce che deve forzare per introdursi, come se involontariamente il mio corpo stia ancora negando e rifiutando il piacere, sennonché arriva in modo incerto agli slip e poi alla fica umida, dove le labbra già accalorate e eccitate s�aprono finalmente riconoscenti per accogliere ben volentieri quelle dita così esperte. Lui mi fruga, m�accarezza, mi penetra con dolcezza, compie quei gesti in maniera delicata senza fretta, ...
... mentre al contrario continuiamo a baciarci come se volessimo consumarci. Intanto che lui mi porta in vetta a quel piacere che è musica per il movimento dei miei fianchi, io resto appesa alla sua bocca, intontita da un benessere che non è solo carnale e lussurioso, ma anche benevolo e premuroso, perché provo una gran gioia nel dargli sollievo pur se momentaneo con quel corpo che lui ha ravvivato risvegliandolo alla gioia di vivere.Per un attimo ho l�inedita e netta sensazione d�averlo già incontrato, perché Pietro mi trasmette queste sensazioni, chissà, forse in un�altra esistenza. Quello che avverto sono per me colori originali, perché tutto nella notte è bianco e nero, d�un bianco di luna e d�un nero insolito, tutto è tenero, indecifrabile, misterioso e vellutato. Io ascolto il grosso acero frusciare sopra di me e in sottofondo origlio l�Adige scorrere, mentre apro i pantaloni dell�uomo e gli tengo il cazzo fra le mani, sentendo le sue vene gonfiarsi contro il palmo e pulsare più forte. Mi ritrovo per un attimo pensando ancora una volta quale meraviglia e che prodigio sia il sesso maschile capace di tante trasformazioni, e nel momento in cui anche noi diventiamo figure in bianco e nero, fatti di quella luce speciale che s�introduce sulle forme come i gatti sui tetti di notte, m�inginocchio di fronte a lui perché diventi nella mia bocca parte di me.Il mio digiuno è finito, credo e suppongo proprio, che per l�ultimo dell�anno sarò di nuovo a ...