1. Un paziente della dottoressa Angela - 300€


    Data: 11/03/2019, Categorie: Etero Autore: Angela Kavinsky

    ... cedettero, mentre Marta faceva uscire tutto il fluido dalla punta del mio pisello. Mi diede un bacio in bocca e mi sorrise. “Hai vinto… 50 euro…” dissi ansimante, ma lei, svelta come un gatto, rubò dalla mia tasca il portafoglio. “HEY! RIDAMMELO!” “Li prendo io i miei 50 euro…” disse sorridendo. Aprì il portafoglio e sorrise, stupefatta. “300 euro… mi spieghi chi cazzo è che se ne va in giro con 300 euro nel portafoglio se non un riccone di merda come te?” disse ridacchiando. “Io… ho appena ritirato al bancomat… Marta ridammi subito il portafoglio!” Lei lo nascose dietro la schiena, mentre io mi tiravo su i pantaloncini. Ero davvero arrabbiato; un conto era scherzare, ma sembrava davvero volermi rubare i soldi. Ok, la mia è una famiglia abbastanza ricca, ma quei soldi erano quelli guadagnati al fast-food; era una questione di principio! “Marta… ridammi subito il mio portafoglio…” Di colpo, Marta tirò fuori dal mio portafoglio i 300 euro, e mi porse il portafoglio vuoto. Poi, appoggiò i soldi sul lavabo, con un volto stranamente serio, che però durò poco… “Scommettiamo che mi lasci tutti i soldi, fino all’ultimo centesimo?” “ma tu hai voglia di scherzare! Prenditi i 50 euro e vattene via perché mi stai davvero facendo girare i coglioni!” Lei non fece una piega, si inginocchiò davanti a me e mi abbassò nuovamente i pantaloncini. Con la lingua leccò dolcemente la mia cappella, poi iniziò a succhiare. Tolse il pisello dalla sua bocca e sorrise, mostrando gli stupendi denti ...
    ... bianchi, in contrasto con la sua carnagione scura. “ti ho mai detto che mi sei sempre piaciuto?” Non riuscii a dire niente. “Dai tesoro mio! È l’occasione della tua vita! Per 300 euro farei qualsiasi cosa…” Iniziò davvero a convincermi della cosa. con il mio pisello nella sua bocca, la sentivo succhiare, aspirare. La sua lingua passava sotto la cappella. Poi tentava quasi di addentrarsi nel buchetto. Con le mani stringeva forte il mio culo. Poi, con irruenza, sputò il pisello. Si alzò in piedi, si abbassò i calzoncini di jeans e si girò di schiena, schiacciando il pisello e le palle con il suo perfetto culo rotondo. Lo presi con la mano per indirizzarlo nella giusta direzione, ossia quel perfetto buco del culo. “A quanto siamo amore? Io direi almeno 150!”. Rideva come una matta, mentre i suoi orecchini sbattevano sulla mia faccia. Iniziai a sbatterla per bene, fino a quando non sentii il bisogno di togliermi la maglietta, e lei ne approfittò per fare lo stesso. la spintonai leggermente per farla cadere all’indietro in maniera controllata, senza che si facesse male, schiena a terra e gambe all’aria. Mi inginocchiai e le presi le caviglie, leccandole i piedi e succhiandole le dita mentre avvicinavo il pisello alla sua fica perfetta; con i peli si era disegnata un rettangolo perfetto sopra la vagina. Lei prese il mio cazzo e se lo infilò dentro, gemendo. Iniziai a sbatterla anche davanti, mentre lei teneva il conto. “200 euro come minimo!” Spinse con forza le piante dei piedi contro ...