Lara
Data: 11/03/2019,
Categorie:
Incesti
Autore: liana, Fonte: RaccontiMilu
è venerdì sera. Il telefono squilla, alzo la cornetta e rispondo."Pronto?""Zio, sono Lara, posso venire da te?��Certo, ma come mai vuoi venire, è la prima volta che vieni a casa mia, è successo qualcosa a casa?�No, no, tranquillo. Si tratta di me, devo verificare una cosa ed ho bisogno del tuo aiuto.��Vieni ti aspetto.��Sarò da te in un baleno.�Chi è Lara? è la figlia di mio fratello, è una scapestrata ed è, contrariamente alla educazione ricevuta, una ragazza moralmente trasgressiva. Per lei non esistono tabù che non si possono violare. Se lo può permettere. Oltre che essere intelligente è anche una bella ragazza. Ha un corpo da far invidia a molte play-girl. Lei lo sa e lo usa come arma di seduzione per ottenere quello che vuole. Il padre e la madre non sanno di avere allevata una piccola belva pronta a ghermire con i suoi artigli chiunque susciti il suo interesse. Una volta lo fece anche con me. Mi sbattè sotto al naso la sua nudità. Aveva 15 anni ed era già una piccola troietta. Avevo 20 anni. Ne fui colpito tanto che mi dovetti sparare una sega. Da allora non l'ho più dimenticata e non nascondo che ancora oggi, dopo tre anni, continuo ad eccitarmi ogni qualvolta la vedo. Qualcuno direbbe che ne sono innamorato. Forse è vero. Di una cosa sono certo, nonostante sia la figlia di mio fratello la cavalcherei e la farei galoppare fino a sfiancarla. Sono ancora preso da questi pensieri che il campanello della porta ...
... emette il suo din don. è lei. è arrivata. Incominciano i tormenti al mio basso ventre. Apro la porta, lei è lì, sul pianerottolo, la guardo, è bellissima. Non è alta (deve essere circa 165 cm). Indossa una camicetta completamente sbottonata sul davanti e annodata in vita. Non ha il reggiseno. Le sue tette sono nascoste dalla sola camicia. Si nota la spinta esercitata dai duri e grossi capezzoli contro la stoffa. Di sicuro è eccitata e la sua eccitazione mi viene trasmessa. Il mio cazzo si indurisce. Lei se ne accorge. Abbassa lo sguardo e lo punta sulla congiunzione delle mie gambe. La protuberanza è evidente. Di nuovo i suoi occhi sono nei miei. Sorride.�Mi fai entrare o vuoi tenermi qui fuori.�Mi scuoto e mi faccio da parte. Lei entra e si ferma al centro del salone (l�accesso alla mia dimora da direttamente nel salone), faccio scorrere i miei occhi sulla sua schiena e mi soffermo a guardarle il fondo schiena. Dio che culo. Anche se nascosto nei jeans il mio ricordo è che ha un culo eccezionale. Sto ancora guardando quella rotondità che lei si gira. I suoi occhi sono pieni di scintille.�Come posso esserti utile?�Si avvicina, mi mette le mani sul petto e solleva il viso.�Zio, se ti faccio una domanda mi prometti che mi risponderai e che mi dirai la verità?�Aggrotto le ciglia e la fisso. La circondo le spalle con le braccia e la stringo contro il mio torace, sento la spinta dei suoi capezzoli, il mio cazzo preme contro il suo ...