1. La signorina Eva R.


    Data: 13/03/2019, Categorie: Etero Autore: MarcoB

    ... studio del professore con un abbigliamento consono all’austerità del posto: una camicetta morbida e leggera color pastello, aperta fin quasi a mostrare l’attaccatura del seno prosperoso libero e senza reggiseno, su una gonna scura di gabardine un po’ sopra al ginocchio, senza calze e con scarpe senza tacchi. Non un filo di trucco. Non ce n’era bisogno. La signorina Eva R. era una bellezza naturale, o come dicevano i suoi compagni, naturalmente bella con solidi attributi sessuali. Aveva animato i sonni di quasi tutti i suoi compagni. Nel contempo aveva molestato quelli delle sue compagne che la chiamavano “mina vagante”.Il professor B. esaminò i documenti, guardò la ragazza rimasta in piedi presso la sua scrivania, e cominciò a passeggiare lungo il bordo della scrivania con atteggiamento pensieroso. La signorina Eva R. lo seguiva con gli occhi azzurri e belli come il mare, con un sorriso che illuminava il volto ed un viso incorniciato da boccoli biondi, degno di un angiolo di Raffaello. Dopo ancora qualche passo, il professore si fermò alla sinistra della signorina Eva R. e disse: “Lei ha un ottimo curriculum ed io stesso ho potuto apprezzare non solo la sua preparazione, ma anche, nel corso delle lezioni, ho ammirato la sua intelligenza viva. Non solo è possibile che io le assegni una tesi sperimentale nella mia materia, ma lei potrebbe rimanere a lavorare nel mio dipartimento anche dopo la laurea e, se lo vorrà, acquisire il ruolo di ricercatrice strutturata. È ...
    ... necessario, però, fare un passo alla volta e al termine di ogni passo valutare la possibilità di fare il successivo. Tutto dipenderà dal risultato che otterrà all’esame”Detto ciò, il professor B. si spostò alle spalle della signorina Eva R. e le pose le mani sui fianchi. “Vuole, dunque, intraprendere questo percorso?”“Mi piacerebbe molto, professore” rispose la signorina Eva R. uno’ innervosita da quelle mani sui fianchi e dalla presenza del professor B. alle sue spalle.“Bene! La prima cosa da fare è cominciare con il piede giusto! Si appoggi con le mani sulla scrivania”. La signorina Eva R. eseguì.Il professor B. afferrò i lembi della gonna e la tirò su, fino a scoprire il culo della signorina Eva R. che indossava un magnifico perizoma rosso scuro. Il professor B. saggiò la consistenza del rigoglioso culetto con una palpatina e qualche leggero schiaffo. Poi afferrò i lembi del perizoma e cominciò ad abbassarlo.“Professore, sono tuttora vergine” disse la signorina Eva R. che non sapeva come fermare il professore, senza far trasparire il forte timore e sperando che fosse sufficiente.“Ha fatto bene a dirlo, signorina, ma io entro dalla porta posteriore e lascerò intatta quella anteriore. A me non interessa cosa fa quando è fuori da qui, se ha un fidanzato o batte dalle parti della stazione. Quando è qui, però, la prego di non farmi perdere tempo”Detto questo, la signorina Eva R. non ebbe nessun altro argomento da opporre e, d’altra parte, il percorso formativo/lavorativo disegnato dal ...